La matrice omofobica della propaganda no-gender
Perché associamo la propaganda no-gender ad omofobia, bifobia e transfobia? Perché i discorsi e gli argomenti che usa sono gli stessi che da sempre costituiscono il terreno ideologico di giustificazione dei fenomeni concreti di rifiuto, discriminazione, stigmatizzazione delle persone LGBTI, con l’aggravante che oggi hanno una coerenza politica straordinaria, ma soprattutto che manipolazione, distorsione e falsificazione sono diventati un metodo per impressionare e convincere il pubblico.
Questo metodo si spinge talvolta anche alla diffamazione, usando gli argomenti omofobici di sempre: ad esempio, la pedofilia. E’ successo ad Arcigay con Gandolfini, ma non solo.
Esporre la falsità di certi argomenti, denunciandoli, è quindi un pezzo importante del lavoro che facciamo contro omofobia, bifobia e transfobia.
Con il tuo contribuito ci aiuti a:
- sostenere le cause legali per diffamazione che Arcigay ha aperto contro esponenti “no-gender”
- sostenere il proseguimento della campagna #MaQualeGender con nuovi materiali e iniziative.
La prima causa legale aperta ha già avuto un costo di 6.000€.
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