Una grande manifestazione di dignitosa rabbia si è svolta sabato pomeriggio sotto il palazzo della curia arcivescovile di Trieste, organizzata dalle associazioni Arcigay e Arcilesbica del Friuli Venezia Giulia insieme ad associazioni, sindacati e movimenti politici, e con la presenza del Presidente nazionale di Arcigay, Flavio Romani.
Le persone presenti al presidio hanno voluto affermare la laicità dello stato, condannare le indegne parole del vescovo Crepaldi e del suo collaboratore don Malnati nei confronti delle persone omosessuali e delle loro famiglie e denunciare il vuoto legislativo che in Italia ancor oggi impedisce di tutelare le persone e le famiglie omosessuali.
Tutti i partecipanti, sventolando un’enorme bandiera arcobaleno, simbolo del movimento omosessuale, hanno dimostrato la pacifica ma netta determinazione a non permettere più che istituzioni religiose, politiche o civili esprimano nei confronti di gay, lesbiche e transessuali insulti e giudizi denigranti, che nulla hanno a che fare con una supposta critica legittima, ma richiamano invece alle più pericolose forme di omofobia e di razzismo.
I presidenti di Arcigay e Arcilesbica di Trieste, Gorizia Udine e Pordenone, Davide Zotti e Giacomo Deperu, hanno potuto constatare che il presidio sotto la curia è stato un grande successo perché la numerosa e attiva presenza di cittadine e cittadini di ogni orientamento sessuale ha dimostrato di essere il miglior antidoto alla deriva omofoba e razzista a cui oggi sono esposti il nostro paese e la nostra città. Ora spetta alle istituzioni prevenire e contrastare attivamente tutte le diverse forme di omofobia che serpeggiano ed emergono con sempre maggior frequenza nella nostra società, anche a causa delle ingerenze della chiesa cattolica nella vita dello Stato. Significativa a questo proposito è stata la presenza degli assessori comunali di Trieste, Marchigiani ed Omero, dell’assessore comunale di Udine Enrico Pizza, dei consiglieri comunali triestini Cogliati Dezza, Decarli, Andolina e dei consiglieri provinciali Morena e Canziani.
Hanno aderito e contribuito al successo dell’iniziativa Antonio Parisi, direttore artistico di Jotassassiana, che ha messo a disposizione l’enorme bandiera arcobaleno, Clara Comelli per l’Associazione Radicale Certi Diritti, i Cobas Fvg, Cinzia Villa ed Elena Dorigo dell’Agedo (Associazione Genitori di Omosessuali), Sel Trieste e Arci Trieste.