“Vietatol l’accesso agli ebrei” era il cartello posto fuori dagli esercizi pubblici nella Germania nazista.
“Vietatol ‘accesso ai negri” si poteva leggere fuori da alcuni locali e alberghi degli Stati Uniti fino agli anni sessanta. Oggi tocca a gay e lesbiche trovarsi oggetto di discriminazioni tanto più odiose in quanto non protette da una legislazione specifica, da anni invocata dalle organizzazioni omosessuali italiane.
L’ultimo caso riguarda un Bed & Breakfast di Roma, sito in via Coppedè e pubblicizzato dal sito internet “Wonderful Italy” (www.wonderful-italy.it). Il sito ospita una serie di associazioni che forniscono servizi di Bed & Breakfast. Fra queste, l’Associazione “Il Torrente” (www.assotorrente.it), Roma, Via Formellese, 62, Tel. 06 30880621), specializzata in B&B nella capitale. Ebbene, fra gli alloggi pubblicizzati, un appartamento in via Coppedè dove, a 60.000 lire al giorno, tutti possono trovare alloggio per visitare la capitale. Tutti? Non proprio, perché fra le caratteristiche del B&B, oltre a fax, internet e lavatrice, ne spicca una degna più del Sudafrica pre- Mandela che non di un paese del’Union Europea. Esclusioni: Omosessuali.
Una condizione personale espressamente tutelata da discriminazioni sia dal Trattato di Amsterdam sia dalla più recente Carta di Nizza diventa oggetto di esclusione da un servizio che, in quanto Bed&Breakfast, gode di finanziamenti pubblici. Chiediamo al Questore di Roma e alla Giunta della capitale di verificare la sussistenza dei requisiti richiesti per esercitare ‘attività in questione, in presenza di un gesto altamente ed esplicitamente discriminatorio e anticostituzionale che getta u’ombra non solo sul’esercente stesso, ma sulla stessa immagine di città aperta ed accogliente della capitale.
Invitiamo tutti i cittadini democratici a boicottare i Bed&Breakfast forniti dal’Associazione “Il Torrente” e dal sito internet “Wonderful Italy”, fino a quando questi non avranno provveduto ad espellere dalle loro liste ‘ esercente in questione.
‘Arcigay si riserva di adire per vie legali per tutelare da discriminazioni e da oggettiva diffamazione ‘onorabilità dei propri associati.
Sergio Lo Giudice
Presidente nazionale Arcigay