Ucciso Armando Iodice

  

Sezze (Latina). E’ stato ucciso in casa e poi portato fuori, gettato nella buca insieme all’arma del delitto, una piccola ascia. Manca il riconoscimento ufficiale ma è quasi certamente di Armando Iodice il corpo ritrovato a Sezze ieri sera.

Contrariamente alle prime ipotesi il cadavere non è stato fatto a pezzi come si era pensato in un primo momento, perché nel buio, fuoriusciva solo un braccio semistaccato, forse perché tirato fuori da cani randagi.

La vittima ha due segni sul collo, uno sulla fronte e uno sul braccio sinistro, che aveva forse usato per tentare di ripararsi dai colpi.

I carabinieri hanno trovato al piano terra della casa una macchia di sangue, occultata con una poltrona che ha spsotato chi ha ucciso il restauratore che si è probabilmente preoccupato anche di ripulire l’appartamento. La casa era apparentemente ordinata, all’interno i militari hanno trovato anche una foto incorniciata di Francesco Mercanti, il "monsignore", trovato morto il 30 agosto scorso a Roma proprio da Iodice.

Iodice indossava una maglietta rossa, pantaloni chiari ed era senza scarpe, un abbigliamento da "casa", per ricevere persone evidentemente conosciute. Il corpo era avvolto in tre coperte e un sacco a pelo, quindi in un telo di plastica.

Secondo i primi riscontri nessuno dei vicini avrebbe sentito nulla di particolare negli ultimi giorni. Stretto il riserbo dei magistrati. Sull’omicidio sono al lavoro il procuratore Antonio Gagliardi e il sostituto Chiara Riva e i carabinieri diretti dal maggiore Emilio Mazza. L’ipotesi alla quale si lavora e’ quella di un delitto maturato negli ambienti omosessuali. L’autopsia sarà eseguita domani all’obitorio di Latina dal medico legale Giovanni Arcudi, della II università di Roma "Tor Vergata". Al momento, secondo quanto riferiscono gli investigatori, non ci sono indagati.


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