Si è concluso oggi a Bologna il Consiglio Nazionale dell’Arcigay, l’organismo di direzione politica dell’associazione nazionale dei gay italiani.
Fra gli argomenti affrontati, dall’apertura di nuovi circoli territoriali all’impegno per il Pride Milano 2001 del prossimo 27 giugno, grande rilievo ha avuto la valutazione sulle prossime elezioni politiche. Al termine dei lavori, il Consiglio ha approvato un ordine del giorno nel quale, fra l’altro, si esprime preoccupazione per l’atteggiamento dei Democratici di Sinistra, che non si sono ancora espressi sull’appoggio alle battaglie per i diritti delle persone omosessuali né sull’elezione in Parlamento di rappresentanti del movimento gay e lesbico. L’Arcigay chiederà ai suoi centomila soci e all’intera comunità omosessuale italiana di non votare chi non avrà assunto impegni chiari e precisi.
Eco il testo dell’OdG, approvato all’unanimità.
Ai tre milioni di omosessuali italiani: non votate chi non vi è amico
Il Consiglio Nazionale Arcigay, riunito a Bologna in data 25 marzo 2001
Esprime
Soddisfazione per quelle forze politiche che si sono impegnate a fare proprie le battaglie del movimento omosessuale, sottoscrivendo la piattaforma programmatica dell’Arcigay e inserendo fra le candidature per il rinnovo del parlamento i nomi di esponenti del movimento gay e lesbico italiano, come Titti De Simone, Gianpaolo Silvestri, Nicki Vendola, Ezio Menzione, Roberto Aere.
Denuncia
L’atteggiamento omofobico e razzista di quei partiti, come la Lega Nord, il CCD/CDU, AN che hanno fatto dell’attacco ai diritti della popolazione omosessuale un cavallo di battaglia elettorale, nel silenzio dell’intera Casa delle Libertà
Constata
Con preoccupazione e disagio l’atteggiamento di indifferenza e disimpegno di partiti considerati tradizionalmente vicini al movimento gay e lesbico italiano, come i Democratici di Sinistra, che ancora non sciolgono il nodo di un loro appoggio, nei programmi e nelle candidature, alle battaglie del movimento omosessuale italiano.
Delibera
di dare indicazione di voto esclusivamente per i partiti che si impegneranno in modo chiaro ed esplicito ad appoggiarne le battaglie e per quei candidati che sottoscriveranno la sua piattaforma programmatica. Nei confronti delle altre forze politiche non ci saranno sconti. Chi non è parte della soluzione della questione omosessuale in Italia è parte del problema. Di questo sapremo tenere conto.