da "Il Tirreno" 28.05.02
FOLLONICA. Domenica a Follonica si è tenuta Etno Nedofest. Nedo Nativi, a cui la festa è un tributo, è stato il fondatore della prima birreria bavarese a Follonica. Etno invece, esprime il valore popolare dell’evento: una festa rivolta verso le minoranze non ascoltate, verso chi è più indifeso. Quest’anno è stata invitata la minoranza omosessuale.
Giacomo Andrei, studente di scienze politiche a Siena, responsabile del chiosco informativo durante la festa ci ha parlato dell’orgoglio gay.
«L’orgoglio gay, è l’accettazione di se come gay, pur vivendo in una società che non prevede l’omosessualità. La famiglia, la scuola, gli ospedali non prevedono l’omosessualità. Si può perdere il lavoro perché gay. Ma il 10% della popolazione è omosessuale». Maurizio Moretti, l’organizzatore della festa, così si è espresso: «Il problema non è nelle diverse sessualità ma nei cervelli omologati». Maurizio è nato a Genova, ha lavorato per 11 anni come barman sulle navi passeggeri in prima classe, poi nel 1974 si è stabilito a Follonica, dove gestisce il Quartiere Latino. Si è fermato qui per due motivi: per i tramonti del Golfo, e per i maremmani, che però, come i genovesi hanno un brutto vizio «il mugugno e la critica gratuita». «Follonica è un paese di frontiera dove la gente arriva e riparte senza fermarsi. Questo non è giusto, Follonica va vissuta tutto l’anno con i suoi 285 giorni di sole» ci ha detto.
La festa è iniziata verso le 18 con la spettacolare musica dei Bandao: una banda di percussionisti, venuti da Poggibonsi e San Giminiano, che si esibiscono ai carnevali e alle feste popolari. Vestiti di rosso con ritmi brasiliani hanno fatto ballare i bambini, e gli adulti, di tutte le età che sono intervenuti. 2000 persone hanno assistito all’evento. Poi si sono esibite le ragazze della palestra azzurra nello spinning (bicicletta da palestra): Michela Baldi, Cecilia Bellucci, Martina Dominici, Chiara Mariti, Gioia Olivieri, Marta Poggioli, Cristina Servadei. Di seguito il concerto dei Larry Flint, un gruppo locale e quello dei Magnapasta. I gruppi hanno suonato sopra il carro di carnevale del rione Cassarello, sul quale dominava un gigantesco albero giallo di cartapesta. Intorno a mezzanotte intervenute Cocò La Bell e Violet, le prime drag queen maremmane (uomini travestiti da donna, che si prendono gioco di quei pregiudizi borghesi che tanto opprimono gli omosessuali». Insomma fra kitesurf, motociclette, e Etno Nedofest Follonica si è ubriacata di colori musica e gioia. Un bellissimo inizio d’estate.