Alla dichiarazione del procuratore capo di Latina, Antonio Gagliardi, che stamattina ha definito "folcloristico" il matrimonio gay celebrato oggi a l’Aja, tra Mario Ottocento e Antonio Garrulo, coppia gay che vive e lavora nella città laziale, replica il segretario nazionale Arcigay Aurelio Mancuso.
"sono sbagliate e inaccettabili le parole del procuratore – commenta Mancuso -. Il matrimonio tra i due ragazzi italiani celebrato oggi non rappresenta un fatto "folcloristico" più di quanto non lo rappresenti qualunque altro matrimonio, anche eterosessuale, celebrato nei Paesi Bassi, stato appartenente all’Unione Europea.
La legge olandese che consente i matrimonî tra persone dello stesso sesso è la medesima in base alla quale vengono celebrati tutti gli altri matrimonî. Sicuramente questo matrimonio in forza della legge di uno stato dell’UE sarà destinato a produrre contraddizioni giuridiche.
Arcigay si impegnerà a fondo affinché la scelta di Mario e Antonio sia rispettata e tutelata anche davanti alla legge come quella di qualsiasi altra coppia che sia ama e sceglie di condividere un progetto di vita insieme".