“ Siamo pronti ad un confronto franco e aperto con la Chiesa di Lecce”

  

La posizione espressa dal settimanale della Chiesa di Lecce “L’Ora del Salento” ci conferma la necessità di proseguire nel confronto con le istituzioni cattoliche , per chiarire le ragioni della nostra battaglia di libertà e delle sue modalità, superando incomprensioni dettate dall’ignoranza dei reali termini della questione. D’altra parte, l’opinione pubblica leccese è stata condizionata negativamente da un’operazione di disinformazione portata avanti in malafede da Alleanza nazionale attraverso la proiezione di un filmato sul Gay Pride che non dà ragione della reale natura dell’iniziativa.
Il Pride, non è, come teme il settimanale leccese, un “rito che celebri orgogli inutili” , ma rappresenta in tutto il mondo un’occasione di visibilità per una parte della popolazione condannata per secoli, anche a causa dell’intolleranza della Chiesa cattolica, al silenzio e alla vergogna.
Quella che oggi definita da alcuni “ ostentazione” è propriamente l’affermazione di quel “diritto alla propria identità” che il settimanale dichiara essere fuori discussione. La realtà, però, è ben diversa: a gay e lesbiche quel diritto è negato ogni giorno, in famiglia, a scuola, nella società, nella Chiesa. Il tasso di suicidi fra adolescenti omosessuali è più del doppio di quello dei loro coetanei. Le persone omosessuali, soprattutto nelle piccole e medie città del Sud come Lecce sono condannate da un sottile ma costante pregiudizio a nascondere la propria identità. E’ questa la “sincera accoglienza” di cui parla il direttore del settimanale Nicola Paparella?
Se i presupposti enunciati da “L’Ora del Salento” ( “grande rispetto”, “cultura della diversità”, “valorizzare le differenze”, “progetti di solidarietà e di partecipazione”) sono, come confidiamo, autenticamente sentiti, ci sono i presupposti per un dialogo franco e aperto, com’è già avvenuto lo scorso anno con la curia di Padova, sede del Pride 2002.
A patto che si scelga realmente il confronto e si lascino da parte i luoghi comuni.

Sergio Lo Giudice
Presidente nazionale Arcigay


Notizia ANSA del 12.09.02

(ANSA) – LECCE, 12 SET -‘Grande rispetto e sincera accoglienza per la condizione degli omosessuali, ma decisa condanna nei confronti di ogni’rit’ che celebri orgogli inutili e non tuteli la dignit’ della comunit”. ‘ la posizione – sintetizzata in un comunicato – che assume nel suo ultimo numero”Ora del salent’, settimanale della Chiesa di Lecce, a proposito del Gay Pride in programma a Bari ‘ anno prossimo.
La questione ‘ sorta per la richiesta – avanzata energicamente dal sottosegretario agli interni Alfredo Mantovano (An) – che il presidente della Regione Puglia, Raffaele Fitto (Fi), ritiri il patrocinio gratuito concesso alla manifestazione del’orgoglio omosessuale. Sia Fitto sia Mantovano sono salentini.
‘Che ciascuno abbia diritto alla propria identit’ – si sottolinea nella nota del settimanale – ‘ fuori discussione. Ci’ che invece i cristiani non possono approvare ‘ la volont’ perversa di ostentare la propria diversit’ sino ad assumere comportamenti che si collocano al di fuori della quotidiana normalit”.
‘La cultura della diversit’ – scrive Nicola Paparella, direttore del settimanale cattolico – deve permettere di valorizzare le differenze e di trasformare i tab’ in progetti di solidariet’ e di partecipazion’.
”Grande rispetto, dunque, e sincera accoglienza per la condizione degli omosessuali, ma decisa condanna – si aggiunge nella nota – nei confronti di ogni’rit’ che celebri orgogli inutili e non tuteli la dignit’ della comunit”.” questa – si conclude – la linea del giornale cattolico esplicitata attraverso gli autorevoli interventi, oltre che del suo direttore, anche del prof.Mario Signore e di numerose associazioni laicali presenti sul territori’. (ANSA)


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