‘ultimo aggiornamento diffuso dal Sistema di Sorveglianza gestito dal Centro Operativo AIDS (COA) del’Istituto Superiore di Sanità risale al 30 giugno 2002.
Nel primo semestre 2002 sono state segnalati 90 nuovi casi originati da rapporti omosessuali, lo stesso numero che era stato segnalato nel report di fine giugno 2001. Si può pertanto stimare che a fine a fine anno il totale sarà lo stesso che ‘anno scorso.
Tutti i casi sono riferiti alla popolazione maschile, e portano, dal’apparizione della sindrome nel 1982, ad un totale di 7.387 persone colpite.
Dopo il 1994, anno in cui si ebbe il maggior numero di casi, per cinque anni si è registrato un costante calo nelle nuove diagnosi, fino al 2000, quando la tendenza è sembrata invertirsi, seguito da un sensibile calo nel 2001 ed ora ad una stabilizzazione, che potrebbe anche preludere ad una inversione di tendenza.
Dal 1993 i "contatti omosessuali" sono passati percentualmente dal secondo al terzo posto tra le diverse vie di trasmissione, sorpassati da quelli eterosessuali e tra tossicodipendenti. Ma nel primo semestre 2002 la cifra si è riportata su valori che non si vedevano da anni, arrivando al 18,3% sul totale di nuovi casi, di due punti superiore al 2001 ed inferiore solo al dato del 1986.
I dati reali sono forniti dal’Istituto Superiore di Sanità, al 30 giugno 2002