I giudici del Tribunale amministrativo regionale di Palermo hanno accolto oggi il ricorso presentato nei mesi scorsi da Rosario Crocetta (PdCI), il candidato a sindaco della città di Gela (CL) sconfitto dal’avversario della Cdl, Giovanni Scaglione.
Crocetta, che non ha mai fatto mistero del suo orientamento sessuale, è il primo sindaco dichiaratamente gay ad essere eletto in Italia.
Sicilia rainbow
Nel marzo del 2001, era stata Parigi a stupire il mondo intero eleggendo il primo sindaco europeo dichiaratamente gay: Bertrand Delanoe, candidato dal’intera Gauche Plurielle. Scegliendo un sindaco che aveva dichiarato senza timori la sua identità, Parigi si dimostrava una città laica e democratica, pronta al rinnovamento e piena di speranza per il proprio futuro.
Nel giugno dello stesso anno era toccato a Berlino. “Sono gay e va bene così” aveva dichiarato il candidato socialdemocratico Klaus Wowereit, 47 anni, capogruppo al Parlamento cittadino. Poche settimane dopo, Wowereit era diventato sindaco della città tedesca.
“Oggi anche in Italia si rompe un tabù — dichiara il presidente nazionale di Arcigay Sergio Lo Giudice, messinese d’origine -. Proprio dalla profonda Sicilia, la terra del gallismo di Brancati, arriva all’Italia intera un segno di civiltà e di modernità. Nonostante il suo orientamento sessuale sia stato utilizzato contro di lui in campagna elettorale, Crocetta si è guadagnato la fiducia dei suoi concittadini superando ogni pregiudizio. Un grazie sentito alle donne e agli uomini di Gela che hanno dato una lezione di civiltà al Paese e un sentito in bocca al lupo a Saro Crocetta, simbolo della Sicilia che cambia”
Arcigay nazionale
Ufficio Stampa