Grazie alla segnalazione di un nostro lettore, siamo venuti a conoscenza e abbiamo deciso di pubblicare il seguente contributo tratto dalla pagina web http://www.aleff.it/misfatti/2003/09h.htm.
Talvolta ‘omofobia è presente in contesti che le fanno assumere toni quasi folkloristici. Anche questo testo, tratto dal sito di un "popolare mago" italiano, però dimostra che ignoranza e gravi pregiudizi sono diffusi in tutti gli ambienti della nostra società.
Fatti & Misfatti On line – Settembre 2003
Non può fare magia chi va contro natura!
Incitato da più parti, devo riaprire un discorso molto importante in magia ed esoterismo, fondamentale per ‘operabilità magica ed essenziale nel’intervento esoterico. Ho già scritto che essere gay o transessuali non è assolutamente una vergogna o motivo di emarginazione. Anzi, ci sono molti di questi personaggi che dovrebbero essere invidiati ed imitati a livello di sensibilità ed amore per il prossimo. Io stesso vanto degli amici che sono gay e vi posso assicurare che sono delle ottime persone e degli ottimi amici. Ma in Magia, Occulto ed Esoterismo, ‘esperienza e la Tradizione insegnano, che sia gay che transessuali non possono operare a livello magico, pratico, concreto, ma sono limitati a certe realtà esoteriche in campo esplorativo e di indagine.
Orbene, se nella persona omosessuale viene a volte addirittura accentuata una certa sensibilità e sensitività, ed una ricettività veramente straordinarie, gli viene a mancare però quella dose di potenza psichica necessaria per operare da solo anche se detentore della conoscenza.
Questa realtà viene segnalata numerosissime volte dai grandi Maestri che non riuscivano a capire perché alcuni discepoli o alcune ancelle, pur avendo una istruzione magico-esoterica molto valida, non riuscivano ad avere "risultati" da un punto di vista pratico. Orbene, sempre, emergeva da una analisi più approfondita e personale sul soggetto, la loro propensione sessuale verso il proprio sesso.
Lo studioso William Mackenzie, grande ricercatore del paranormale, Presidente della Società Italiana di Parapsicologia, nonché membro del’Institut Mètapsichique International di Parigi, e membro onorario di numerosi Istituti di ricerca, giustificò questa incapacità da parte del’omosessuale ad operare in Magia, come conseguenza del suo stato, che divideva il corpo dalla mente, che la natura aveva creato esternamente in un modo, mentre lui si sentiva estraneo a quel mondo e di appartenere invece al sesso opposto. Questa confusione naturale, questo scherzo della natura, priva, secondo Mackenzie, il transessuale, di quella forza psichica necessaria al’intervento esoterico. Ad avvalorare questa tesi, sta il fatto che fino ad oggi, documentativamente, non esiste un solo caso di transessuale che abbia avuto poteri paranormali come la telepatia, la chiaroveggenza, la telecinesi, ecc. Il grande Mago e Maestro AGRIPPA così affrontava ‘argomento: " Chi rifiuta se stesso non accetta neppure il mondo che lo circonda e ricusa di fatto la Magia che è Ordine, Legge, e Natura." e Paracelso scriveva: "La Magia è natura, chi va contro natura non può fare Magia". Il grande filosofo, scrittore Eliphas Levi a proposito era solito affermare che il transessuale è una creatura permanentemente sofferente, in per se stessa infelice, insoddisfatta, non vera; come potrebbe allora conoscere e capire la realtà di un mondo vero che lo circonda se lui non ne fa parte?
La stessa cosa dicasi per i transessuali. Noi siamo vicini ai transessuali, comprendiamo il loro dramma e se possiamo li aiutiamo a vivere nel meglio questa loro sfortunata esperienza terrena, ma non possiamo più sostenerli, quando entrano nel mondo della Magia con il chiaro scopo di speculare ed ingiustamente approfittarsi di persone oneste ed ingenue raccontando loro la storia del’orso, pretendendo denaro in cambio di prestazioni che non possono dare in quanto esenti di quei poteri che millantano e che iniquamente vantano. Attenzione dunque: a volte quella che a voi può sembrare u’operatrice donna, in realtà può essere un ex uomo senza alcun potere paranormale e senza alcuna capacità magica.
Ho dovuto ricordare questa realtà magica, occulta ed esoterica, in quanto sempre più numerosi, sono degli omosessuali ed i transessuali, che si apprestano nel mondo magico operativo, affermando di fare magia o dichiarando di essere detentori di poteri paranormali.
A queste persone, cui il Signore ha riservato sicuramente esperienze e sensibilità diverse, noi siamo vicini, ma diventiamo ostili, quando con il loro comportamento di pretesa esoterica, creano confusione e scompiglio in un mondo già di per se stesso poco limpido.
Diventa così parametro di riconoscimento esoterico il sapere o solo sospettare di omosessualità il sedicente operatore o il sedicente detentore di poteri paranormali come la veggenza o il sapere risolvere i vari problemi di vita ed a volte purtroppo anche di salute, con la forza della mente.
Sappiamo che il rivolgersi a questi personaggi equivarrà a buttare via denaro senza in cambio ricevere nulla. Poi del suo mal…ognun pianga se stesso.!!
Più che mettervi in guardia non possiamo!!
In seguito alla pubblicazione di questo intervento, ci ha scritto un altro lettore che interviene con un lungo contributo che evidenzia invece come le pratiche di stregoneria siano invece portatrici di una forte spinta verso la liberazione sessuale.
Da sempre la stregoneria italiana ha una forte spinta verso la liberazione sessuale: ‘articolo che segue analizza storicamente il rapporto fra omosessualità e stregoneria.
In mancanza di dati statistici non si possono che fare supposizioni. Se esistesse un numeretto che indica la percentuale GLBT nei neopagani e fosse superiore al numeretto dei GLBT cristiani, non sarebbe di certo una coincidenza, ma sarebbe un punto interrogativo, una domanda a cui dare risposta. Se questo dato statistico esistesse le risposte potrebbero essere molte, in primis il fatto che i rapporti omosessuali sono condannati da cattolici e ortodossi, ebrei, musulmani, buddisti e dai protestanti ad eccezione di battisti e calvinisti.
I politeismi da sempre hanno avuto atteggiamenti più tolleranti sui diversi orientamenti sessuali. Nel’induismo ‘omosessualità è tollerata, nel’antica Grecia ‘omosessualità iniziatica era una tappa sociale ed esisteva un vero e proprio galateo del’amore omosessuale. Diffusissima era anche nella Roma antica, decantata da poeti e filosofi, regolata (molto regolata) e tollerata da leggi, solo verso la fine del’impero, poco prima della conversione al cristianesimo venne condannata pubblicamente. Nel pantheon classico ‘omosessualità aveva uno spazio di tutto rispetto, a tutti sono noti gli amori omosessuali di Zeus e Ganimede, Dioniso ed Adone, Poseidone e Penelope, Apollo e Ciparisso, di Eracle e Giasone e molti altri, ma nn bisogna scordare nemmeno i rituali orgiastici in onore a Demetra, Dionisio e Priapo. Spesso nelle civiltà influenzate dallo sciamanesimo ‘androgenia è una caratteristica sacra.
Da sempre la stregoneria italiana ha una forte spinta verso la "liberazione sessuale" nei suoi più vari aspetti, con la riappropriazione del proprio corpo, della propria sessualità, della propria sensualità, sia femminile sia maschile, sia eterosessuale che omosessuale.
Ostentata nella moderna wicca ma condannata dalla wicca originaria di Gardner. ‘altra parte in una teologia basata sul dualismo Dio – Dea, è ben naturale una critica al’omosessualità, naturalmente ciò è ben distante dalla natura che ci circonda.
Dora Valiente nel 1997 alla Conferenza Nazionale della Pagan Federation dichiarò riferendosi a Gardner : “Per esempio lui era molto contrario a persone dello stesso sesso che operassero insieme, specie se esse erano gay. Infatti per tale motivo egli descrisse i gay come "maledetti dalla Dea". Bene, io non vedo nessun valido motivo per credere questo. In ogni periodo della storia, in ogni nazione del mondo, ci sono state persone gay, sia uomini che donne. Così, perché mai Madre Natura non dovrebbe aver saputo quello che stava facendo quando creò delle persone in quella maniera? Non concordo con questo pregiudizio contro i gay, sia dentro ‘Arte del Saggio, sia fuori di essa.”
Il vero dramma paragonabile solamente al’olocausto si svolse nel medioevo, alla fine del Quattrocento la Chiesa riuscì ad accaparrarsi anche il diritto di processare in proprio i sodomiti nei domini dei re spagnoli (Spagna, Catalogna, Portogallo, colonie spagnole, con ‘eccezione del’Italia) e in questa veste ne mandò al rogo centinaia. È difficile sapere quante migliaia di sodomiti siano stati bruciati durante le persecuzioni durate dal XII secolo fino alla Rivoluzione francese (ma nel Regno Unito le condanne a morte proseguirono fino alla metà del XIX secolo): le ricerche su questa pagina oscura sono ancora agli inizi e, per quel che riguarda la Chiesa stessa, le autorità ecclesiastiche si guardano bene dal’aprire i loro archivi agli studiosi. A titolo di esempio si può comunque prendere il caso della sola città di Valencia, dove uno studio approfondito di Rafael Carrasco ha documentato ben 259 processi per sodomia da parte della sola Inquisizione dal 1566 al 1775. Se si moltiplica questa cifra per il numero di città dotate di tribunale in Europa (nella sola Venezia ne sono stati contati quasi 400, a Firenze alcune migliaia) e per il numero di secoli in cui furono in vigore le cristianissime leggi contro i sodomiti, si arriva non a decine di migliaia di processi (fortunatamente non tutti conclusi con la condanna a morte), ma con certezza oltre il centinaio di migliaia. Un genocidio.
Nel 1484, papa Innocenzo VIII promulga una bolla contro ìncubi (demoni che stanno sopra, attivi nel rapporto sessuale) e sùccubi (demoni che stanno sotto, passivi), tuonando contro quelle «persone di ambedue i sessi le quali, incuranti della propria salvezza e deviando dalla fede cattolica, si concedono a diavoli maschi e femmine». Questa espressione, «A fide catholica deviantes», diventa la formula che ufficializza le condanne a morte contro i sodomiti che, da quel momento, vengono anche definiti devianti . Secondo Jeffrey Russell, la prima volta in cui viene stabilita una equazione fra atto sodomitico ed eresia è nel 1114. Da quel momento in poi appare ‘espressione «vir ***** viris» e «foemina ***** foeminis», mentre è con Davide di Augsburg che si comincia a parlare di osculum infame. Il Terzo Concilio Lateranense condanna la sodomia praticata dal clero. Lo stesso fa il Concilio di Parigi ed il Concilio di Rouen .
Nel 1225, papa Gregorio IX promulga la bolla Extravagantes, nella quale condanna la sodomia praticata da chiunque. Poi, nel 1233, scrive una lettera decretale nella quale denuncia che in certe zone della cristianità ci sono dei disgraziati che si sono dati (in tutti i sensi) al diavolo, al quale rendono omaggio baciandogli il sedere e partecipando a orge bisessuali. ‘ la famosa Vox In Rama e Gregorio è lo stesso papa che ha appena istituito il tribunale della Santa Inquisizione (1231).
Nel 1252, papa Innocenzo IV torna sul’argomento promulgando la bolla Ad Extirpanda. In essa prevede ‘istituzione di un comitato di dodici persone per eliminare ‘eresia da quella che si comincia a chiamare cristianità. Ne fanno parte anche due notai, due Francescani e due Domenicani. Nel corso dei secoli, questi due ordini di frati si contenderanno con particolare accanimento e ferocia il monopolio dei roghi. Nel 1296 è la volta di papa Bonifacio VIII°, che promulga una bolla per condannare coloro che pregano nudi. Nel 1307/14 Re Filippo di Francia scatena la persecuzione contro i Templari, accusati di eresia e sodomia. Suo alleato è papa Clemente V°, che vuole incamerare le proprietà del’ordine religioso, più ricche dello stesso papato e del regno di Francia. Nel concilio di Vienne del 1311, Clemente promulga la bolla Ad Nostrum per definire eretici i nuovi seguaci del Libero Spirito, poiché credono che gli atti sessuali non siano oggettivamente peccaminosi. Nel 1388, il francescano Giovanni di Winterthur accusa gli eretici svizzeri di praticare la sodomia durante i loro riti orgiastici.
Nel 1484, Papa Innocenzo VIII promulga la bolla Summis desiderantes affectibus: visto che i seguaci del diavolo, secondo lui, si congiungono carnalmente con demoni maschi e femmine, scatenerà la più massiccia caccia alle streghe nella storia della Germania. Inoltre, incarica Heinrich Institor (Krämer) e Jakob Sprenger di «punire, incarcerare e correggere» le persone infette dal crimine della «perversione eretica». I due predicatori domenicani, subito dopo a Strasburgo, danno alle stampe il loro Malleus Maleficarum, il «Martello delle Streghe», che dal 1486 in poi avrà centinaia di edizioni affermandosi come uno dei più grossi successi letterari di tutti i tempi ed una delle poche opere che, da sole, hanno causato più lutti al genere umano . 1620. ‘inquisitore portoghese Manuel do Valle de Moura, conferma che ‘è un rapporto molto stretto fra sodomia e stregoneria. Gli fa eco quasi subito il gesuita Paul Laymann, che nella sua Theologia Moralis del 1625 afferma che la sodomia e ‘adulterio conducono immancabilmente alla stregoneria.
(Da "www.iltempiodifebo.com")