“Riconoscere giuridicamente le convivenze etero o gay come formazioni sociali, distinte dalla famiglia fondata sul matrimonio, non confligge con la Costituzione”. E’ la risposta del presidente nazionale Arcigay Sergio Lo Giudice, alle parole del ministro del Welfare Roberto Maroni, sul sostegno alla famiglia.
“L’articolo 2 della Costituzione — ricorda Lo Giudice — dice infatti che ‘La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità … ‘. La stessa Consulta ha sancito che tra dette ‘formazioni sociali’ vanno riconosciute anche le convivenze gay e etero”.
Il vicepremier Fini e il ministro Maroni
“Non è possibile inoltre che, in nome della tutela della famiglia fondata sul matrimonio – ha detto ancora Lo Giudice — addirittura non vengano sostenute e aiutate nemmeno le famiglie che fanno figli anche senza essere sposate. Si tratterebbe di una discriminazione odiosa e ideologica, in primo luogo verso i bambini, figli di queste famiglie. Così come verso tutti quegli adulti che non possono sposarsi, come accade per i gay e le lesbiche, o che scelgono altri tipi di convivenza”.
Sabato 14 febbraio, san Valentino, si terrà a piazza Farnese, a Roma, una manifestazione organizzata da Arcigay a sostegno della proposta di legge sul Pacs (Patto civile di solidarietà). La proposta è stata presentata dall’onorevole Franco Grillini, deputato Ds e presidente onorario Arcigay e sottoscritta da 161 deputati. La manifestazione del 14, dal titolo Kiss2Pacs, consisterà in un grande bacio in piazza di migliaia di coppe, gay ed etero, che si propone di superare il record di baci contemporanei entrando nel Guinness dei primati.
BACKGROUND
Ad oggi sono 11 gli stati che riconoscono in forme diverse le unioni gay in Europa: Danimarca, Norvegia, Svezia, Olanda, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Portogallo e le regioni spagnole di Catalogna, Valencia, Aragona e Navarra. Altri paesi, come Gran Bretagna, Svizzera, Lussemburgo, Croazia si stanno apprestando a farlo. In Spagna, il partito popolare del premier Aznar ha introdotto il progetto di una legge nazionale per il riconosciuto delle coppie gay nel programma per le elezioni politiche del prossimo marzo.