Il Brasile ha ritirato la proposta di risoluzione per includere la tutela dei diritti di gay e lesbiche e il rispetto dell’orientamento sessuale delle persone tra i diritti umani tutelati dall’Onu.
La proposta era stata avanzata in sede di Commissione Diritti Umani dell’Onu, a Ginevra.
“Una risoluzione come quella proposta dal Brasile — commenta Sergio Lo Giudice, presidente nazionale Arcigay — ci consentirebbe di lottare con maggior incisività contro la violenza subìta da milioni di gay e lesbiche nel mondo. Stiamo cercando di capire quali saranno i prossimi sviluppi e se ci siano ancora margini di manovra per portare avanti la battaglia per i diritti in sede di Nazioni Unite. Seguiremo questa vicenda fino in fondo”.
Arcigay, già nelle scorse settimane si era molto adoperata per garantire il sostegno dell’Italia all’iniziativa brasiliana e aveva incontrato e ottenuto l’appoggio del sottosegretario agli esteri Margherita Boniver.
Il Vaticano, osservatore permanente alle Nazioni Unite, e i paesi islamici stavano invece conducendo una feroce azione di lobbying per affossare la risoluzione brasiliana. In un documento vaticano ad hoc si rivendica la legittimità delle limitazioni ai diritti delle persone omosessuali e si critica l’atteggiamento opposto dell’Unione Europea.
“I talebani di casa nostra — osserva Lo Giudice – si alleano così nuovamente con i fondamentalismi islamici contro i diritti delle persone e provano, di nuovo, a far girare indietro le lancette della storia”.
22 marzo 2004
Al’ONU contro le discriminazioni basate sul’orientamento sessuale
La petizione ILGA in favore della Risoluzione brasiliana per i diritti GLBT sostenuta da diversi paesi, tra cui ‘Italia: firma anche tu!
La petizione del’ILGA a favore della risoluzione brasiliana "Diritti umani ed orientamento sessuale" ha ancora bisogno di firme (fi’ora ne sono state raccolte 40.000). Le organizzazioni nazionali ed internazionali sono invitate a firmare collettivamente la petizione.
Petizione DIRITTI UMANI ED ORIENTAMENTO SESSUALE
http://www.brazilianresolution.com
Al’ultima sessione della Commissione delle Nazioni Unite sui Diritti umani (UNCHR), il Brasile ha presentato una risoluzione su "diritti umani ed orientamento sessuale" (E/CN.4/2003/L.92) che richiede che la diversità sessuale sia considerata una parte integrante dei Diritti umani Universali come asserito nella Dichiarazione Universale dei Diritti umani.
In seguito a questa proposta, 53 nazioni si incontreranno a Ginevra il prossimo marzo per discutere, dibattere, votare e poi pubblicamente dichiarare se loro credono che l’orientamento sessuale debba essere o non essere considerato un diritto umano.
Se la risoluzione sarà approvata, probabilmente non provocherà immediati cambiamenti in molti paesi, ma invierà un chiaro segnale alla comunità globale che NON è nel giusto quando discrimina le persone a causa dell’orientamento sessuale.
La questione potrebbe apparire di interesse non generale ma all’ ILGA crediamo invece che si possa fare molto affinché la nostra voce sia ascoltata il prossimo marzo a Ginevra.
La risoluzione sarà votata dai 53 paesi con diritto di voto, ma i paesi non aventi diritto al voto possono partecipare alla discussione. È nostra comune responsabilità fare in modo che ogni singolo governo focalizzi il problema e faccia una dichiarazione pubblica sulla questione dell’orientamento sessuale e dei diritti umani
Seguiteci in questa breve presentazione in 5 fasi.
1) ‘ILGA sostiene la risoluzione del Brasile
L’ Associazione Gay Lesbica Internazionale ILGA riunisce più di 400 organizzazioni da 90 paesi in tutto il mondo ed è ‘unica coalizione internazionale delle persone LGBT* che lottano per l’uguaglianza dei diritti.
Lo scorso novembre, a Manila (Filippine), durante la Conferenza Mondiale, i membri dell’ILGA, decisero di sostenere la risoluzione brasiliana.
Questa conferenza è stata in assoluto la prima Conferenza Mondiale LGBT * tenutasi in Asia. La Conferenza ha anche sviluppato una strategia per sostenere la risoluzione.
2) Identità di genere: una definizione cruciale
La Conferenza ha lodato la risoluzione come una mossa storica ma avrebbe preferito che i diritti delle persone trans fossero menzionati esplicitamente nel testo. L’ILGA, perciò suggerisce che la nozione "identità di genere" sia inclusa nella versione finale della risoluzione che verrà proposta dal Brasile al’UNCHR il prossimo marzo.
3) Claudia Roth indirizzandosi alla Comunità globale
"Il riconoscimento dei diritti delle persone LGBT è un segnale democratico — come la lotta contro la discriminazione, l’esclusione della violenza e l’ inclusione del’uguaglianza. È un problema di tutti, non solo delle persone LGBT! Vorrei io, come eterosessuale, vivere in una società dove le persone LGBT non hanno eguali diritti? È una questione di democrazia e uguaglianza dei diritti. Non ci possono essere cittadini di prima, seconda o terza classe — uguaglianza dei diritti significa stessi diritti per tutti. "
Il Commissario dei Diritti umani presso il Ministero degli Esteri tedesco che si è recato a Manila ha affermato:" La prima conferenza LGBT in Asia segna una pietra miliare nella storia del movimento". E sarà proprio lei a guidare la delegazione tedesca nella prossima riunione di Ginevra della Commissione dei Diritti umani che si terrà dal 15 marzo al 23 aprile 2004.
4) 25 anni di promozione dei diritti dei gay come diritti umani :
Buon Compleanno ILGA!
La commissaria tedesca che ha preso parte alla Marcia dell’ Orgoglio Internazionale nelle strade di Manila ha pronunciato un vibrante discorso a favore della Risoluzione del Brasile alla sessione finale della conferenza: "’introduzione di una decisione sui diritti degli omosessuali alla Commissione dei Diritti umani del 2003 a Ginevra è stato solamente un ulteriore e importante passo in avanti che noi vogliamo completare il prossimo anno. I diritti umani sono imprescindibili, e devono essere garantiti, nel rispetto delle differenti culture e religioni."
10 marzo 2004
Anche ‘Italia sosterrà i gay al’ONU
Arcigay al Ministero degli Esteri. Boniver: "’Italia sosterrà la risoluzione in favore dei diritti delle persone omosessuali nella Commissione diritti umani"
ROMA – La delegazione italiana alla Commissione sui diritti umani del’ Onu sosterr’ la risoluzione in favore dei diritti dei gay: lo rende noto Arcigay, reduce da un incontro, avvenuto il 10 marzo al Ministero degli Esteri, del Comitato interministeriale dei diritti umani con le ong italiane, presieduto dal sottosegretario Margherita Boniver.
Boniver, secondo quanto reso noto da Arcigay, ha assicurato che il governo italiano far”di tutto per ovviare a questa mostruosit’ delle persecuzioni legate al’ orientamento sessual’ e ha confermato ‘ impegno personale e del’esecutivo nel sostegno alla risoluzione, presentata dal Brasile alla Commissione del’ Onu per i diritti umani a Ginevra, e concernente i diritti di gay e lesbiche. Obiettivo del’incontro odierno era raccogliere le richieste delle organizzazioni italiane in vista della prossima sessione della Commissione delle Nazioni Unite sui diritti umani, i cui lavori si svolgeranno a Ginevra dal 15 marzo al 23 aprile.
La risoluzione del governo brasiliano, che invita gli Stati a promuovere e proteggere i diritti umani di tutte le persone, indipendentemente dal loro orientamento sessuale, era stata gi’ presentata in occasione della scorsa sessione della Commissione Onu di Ginevra. La sua discussione, per’ – rende noto Arcigay – era stata rinviata al’ anno successivo,’a causa del’ opposizione di un numero consistente di Stati, principalmente di paesi di cultura islamica e per le pressioni che il Vaticano ha esercitato, soprattutto sui paesi del Sud e del Centroameric’. Ques’anno il Brasile ‘ deciso a ripresentare la risoluzione, oramai sottoscritta da tutti i paesi del’Ue, dalla Repubblica Ceca, dal Canada, dalla Norvegia, e da numerosi altri Stati.
Arcigay esprime’soddisfazione per questo segnale di impegno da parte del governo italian’ che ‘ associazione auspica produca il risultato sperato.