“Sono comunista e gay, ma batterò Fitto”

  
Nichi Vendola (PRC)

Nichi Vendola (PRC)

Da "La Repubblica" del 15.12.04 di PIERO RICCI
"Sono comunista e gay, ma batterò Fitto"
Vendola: i pregiudizi contro di me sono solo politici. D´Alema: nessun veto. Il centrosinistra in attesa della decisione di venerdì. Incontro fra Fitto e Boccia alla presentazione del Pit in Regione

All´inizio fu Francesco Cossiga. «Vendola? Non lo vogliono perché è gay», tuonò l´ex presidente della Repubblica a proposito dei veti, più o meno espliciti, contro il candidato che Rifondazione comunista vuole schierare in Puglia contro Raffaele Fitto. Vendola, da par suo, sorride. Pare che con l´ex capo dello Stato ci sia stato anche un simpatico scambio telefonico. Ma nulla di più. Vendola non crede alla storia del pregiudizio: «Penso che se ci sono pregiudizi nei miei confronti – dice il deputato di Terlizzi in un´intervista pubblicata ieri da "La Stampa" – questi vengono da una lettura iperpoliticista piuttosto che da pregiudizi di altra natura».

Le difficoltà sono di natura politica. «Come farà Bertinotti a vincere un congresso difficile – si legge in un editoriale di’Aprileonline´, il quotidiano telematico vicino al correntone Ds – se non porta a casa la candidatura di Vendola in Puglia?». Vendola respinge al mittente anche questa lettura: «La mia candidatura non è nata da un rapporto di filiazione con Bertinotti ma dalla mia storia in Puglia. E da una forte ambizione di vittoria, alla quale credo. Io posso battere Raffaele Fitto. Lui non è il più democristiano dei governatori del Sud: rappresenta invece la rappresentazione plastica di un moderno feudalesimo. Un principe chiuso, autoritario. Io non sarei il capo ma il fratello per moltissimi pugliesi». Se c´è un´analisi che Vendola e i bertinottiani pugliesi sentono di condividere è quella di Pietro Folena, molto critico nei confronti del suo partito, i Ds: «Il veto che hanno posto è incomprensibile.

Vendola è in grado di far convergere su di sè il voto di molti scontenti del centrodestra, penso in particolare ai ceti popolari danneggiati dalle politiche sociali di Fitto». Nessun veto su Vendola, dice il presidente dei Ds, Massimo D´Alema, in una lettera, pubblicata oggi su "La Gazzetta del Mezzogiorno". «Il problema – aggiunge – è che il candidato deve essere scelto in Puglia». Nel centrosinistra, insomma, non c´è pace. A cinque giorni dalle primarie pugliesi e alla vigilia dal vertice della Gad nel quale Romano Prodi potrebbe indicare la soluzione per i casi irrisolti come Puglia, non si vedono segnali di distensione. Francesco Boccia, il candidato che i presidenti delle Province e i partiti della Fed, contrappongono nelle primarie a Vendola, continua il suo lavoro di assessore all´Economia. E gli capita, come ieri, di essere "faccia a faccia" con quello che potrebbe essere il suo avversario alle regionali, Raffaele Fitto. I due si sono incontrati in occasione dell´approvazione del Pit "Area metropolitana di Bari". L´incontro inizialmente era previsto, come per tutti i Pit, nella sede del Comune capofila. Quindi a Bari. Ma all´ultimo minuto, dalla Presidenza della Regione hanno deciso di spostare l´incontro nella sede del governatore pugliese. I due si sono appena salutati, ma niente di più. Le frecciate sono arrivate da Boccia che ha sottolineato i ritardi con cui si arriva all´approvazione del programma integrato per Bari e altri 15 Comuni del suo hinterland. È la misura dello scontro che potrà esserci, se l´unità del centrosinistra pugliese uscirà indenne dal confronto per la scelta del candidato.

Ieri ci hanno provato anche i Repubblicani europei a suggerire una soluzione: «Dopo le primarie – spiega il segretario regionale, Martino Bonomo – il vincitore si cimenterà per la carica di presidente della Regione, al perdente dovrebbe essere riservato un posto di assoluto rilievo nel governo pugliese. Per noi Boccia vale Vendola e viceversa. Importante è battere il centrodestra».


Da "Il Resto Del Carlino" del 15.12.04 – Intervista di Marco Ascione
"CONTRO VENDOLA PERCHÉ GAY? ORA I DS DEVONO SMENTIRE"
Intervista a Grillini: "Puntiamo su di lui in Puglia, può vincere"

Franco Grillini

Franco Grillini

Grillini, ce lo dica lei da deputato diessino e presidente onorario del’Arcigay: la sinistra con gli omosessuali predica bene e razzola male?

«Questo non mi sento di dirlo. Negli ultimi anni, soprattutto nel mio partito, sono stati fatti passi da gigante. Prima, certo, il familismo e il conservatorismo erano molto forti».

Ma allora, è vero o non è vero come ipotizza Cossiga che la Gad non vuole candidare Nichi Vendola in Puglia perché gay?

«Guardi, Cossiga mi ha pure chiamato prima di scrivere quella lettera».

E?

«E ho fatto le mie verifiche dentro il partito».

Che le hanno detto?

«Che il fatto che sia gay non ‘entra nulla. E io spero che sia così. Diversamente sarebbe gravissimo e sarei in prima fila a dare battaglia».

‘ proprio certo che su un tema del genere le dicano la verità?

«In camera caritatis me ‘avrebbero detto, come è accaduto in passato per altre questioni delicate. Vero è che ora mi aspetterei una presa di posizione pubblica dei vertici del partito. Esclusa una pregiudiziale gay, sono altre le cose sulle quali chiedo uno sforzo in più».

Quali?

«La questione delle unioni civili, ad esempio, deve diventare un punto del programma e invece noto una certa fatica, nonostante Rutelli si sia dimostrato aperturista…».

Resta il niet su Vendola. Pare che siano proprio i Ds quelli più dubbiosi sulla candidatura.

«Mi parlano di sondaggi che vedono altri candidati più favoriti. Sono gli stessi meccanismi che hanno determinato il cambio di candidato in Piemonte. Io però non sono ‘accordo».

Cioè candiderebbe Vendola?

«Eccome. Un p’ di coraggio non guasterebbe».

Coraggio? Ma allora il problema ‘è.

«No. Si tratta di fare una scelta come quella di Parigi e Berlino che hanno portato due gay alla poltrona di sindaco. E in entrambi i casi il loro essere omosessuali è diventato il tormentone della campagna elettorale».

Dice Vendola: `Io comunista e gay posso vincere in Pugli’. Non sarà un p’ troppo per il cosiddetto elettorato moderato?

«Se si riferisce ai cattolici, cita più volte lui Gesù di quanto non facesse San Francesco. Inoltre il Sud è cambiato, non è più quello di una volta dove imperava il machismo. E non dimentichiamo che alle Europee Vendola ha preso 80 mila preferenze».

Il che dimostra che ce la può fare anche contro Fitto?

Il che dimostra, come dicevo, che un candidato esplicitamente gay può essere anche più apprezzato. Senza contare che ‘è anche un gioco di ripartizione delle candidature».

E quindi?

«Quindi se la Basilicata va a Mastella, perché mai la Puglia non dovrebbe andare a Rifondazione?».


Lancio di agenzia ANSA del 13.12.04
Cossiga difende Nichi Vendola
‘ex presidente "si vergognerebbe" di u’esclusione del’esponente del PRC dalla candidatura in Puglia a causa della sua omosessualità

Francesco Cossiga

Francesco Cossiga

ROMA – Francesco Cossiga scende in difesa di Nichi Vendola, il deputato che Rifondazione Comunista vorrebbe come candidato della Grande Alleanza Democratica in Puglia.

Cossiga adombra il dubbio che la Gad non voglia candidare Vendola perché gay.
Scrive Cossiga in una lettera al "Giornale": "Nichi Vendola di fede cattolica, è dichiaratamente un non eterosessuale, un gay come si usa dire con termine anglosassone, un uomo di grande sincerità e coraggio morale. Perché non lo
si vuole come candidato? Perché è un gay? Ma questo non è ammissibile per chi vuole essere un democratico!".

"Non voterei Nichi Vendola – scrive ancora Cossiga – perché è un seguace di Prodi, di un Peron in formato ridotto da sacrestia e da grande consulting internazionali, non lo voterei per il suo programma, ma mi vergognerei, come democratico e come cristiano, se non lo votassi perché non è eterosessuale".


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