Il ministro Buttiglione prosegue nella sua campagna di vittimismo in tutta Europa e, oggi non ha perso occasione a Lublino, in Polonia, di sottolineare come le sue posizioni sull’omosessualità, esposte alla Commissione Libertà e Giustizia del Parlamento Europeo, che poi lo ha bocciato come candidato a commissario europeo, siano le stesse contenute nel Catechismo cattolico.
Rocco Buttiglione
E’ evidente che Rocco Buttiglione voglia proseguire in una pervicace delegittimazione delle opinioni politiche e culturali diverse dalle sue, che proprio perché contrarie alla sua visione teocratica della società, si sono opposte affinché un esponente politico intriso di pregiudizi nei confronti dei gay fosse messo a capo di un dicastero, che doveva occuparsi della promozione delle libertà delle minoranze tra cui quell’omosessuale.
Il ministro ha poi, preannunciato che chiederà al Parlamento italiano di approvare insieme alla Costituzione europea anche un dispositivo che confermi la sovranità dei singoli stati membri del’Ue nel decidere sulle questioni che riguardano i matrimoni, le famiglie, nonché la difesa della vita.
Questo intento svela per intero l’integralismo culturale di cui è portatore Buttiglione: si vuole togliere all’Unione Europea poteri perché si ha paura che questa sia, com’è stato dimostrato in questi anni, un’istituzione davvero rispettosa dei diritti di tutti i cittadini.
Quello che è in atto non è una discriminazione nei confronti della storia e della cultura cristiana, ma una dura battaglia fra visioni confessionali e reazionarie e quelle accoglienti e libertarie, ove sono equamente distribuiti laici e credenti.
A dimostrazione di ciò, proprio nella cattolicissima Polonia, patria dell’attuale Papa, il Senato ha già approvato una legge che riconosce le coppie di fatto gay, che nel prossimo futuro verrà discussa, e speriamo approvata anche dalla Camera.
Aurelio Mancuso
Segretario nazionale Arcigay