Inattesa ed inedita apertura al profilattico da parte del Vaticano. Dopo le avvisaglie dei giorni scorsi con le dichiarazioni, subito smentite, del portavoce dei vescovi spagnoli, è ora il turno del cardinale George Cottier, considerato il teologo più ascoltato dal Papa, a parlare di uso “legittimo” del condom. Il cardinale ha infatti affermato, secondo alcuni organi di informazione, che l’uso del condom può essere considerato legittimo “in particolari situazioni e penso agli ambienti dove circola tanta droga, dove esiste una grande promiscuità umana e dove questa promiscuità si associa ad una grande miseria, come per esempio in zone dell’Africa o dell’Asia”.
“Le parole del cardinale Cottier — commenta il Presidente nazionale di Arcigay, Sergio Lo Giudice — aprono uno spiraglio di ragionevolezza che illumina la tradizionale posizione oscurantista del Vaticano sull’uso del preservativo."
"La chiusura indiscriminata all’utilizzo del condom come strumento di prevenzione dell’Aids ha avuto finora due effetti molto negativi: da un lato ha allontanato masse di persone dal corretto utilizzo dell’unico strumento di prevenzione per chi non sia disponibile ad una scelta di castità; dall’altra ha influito pesantemente sulle scelte di alcuni governi, fra cui quello italiano, fin troppo zelanti nell’uniformare le politiche sanitarie ai dettami vaticani."
"Ci auguriamo — continua Lo Giudice — che la correzione di rotta del Vaticano possa contribuire a diffondere una maggiore consapevolezza sulla prevenzione soprattutto nei paesi africani, piegati dall’epidemia. Ma ci auguriamo anche che il nostro Ministro della Salute interrompa la tradizione nefasta di non investire neanche un centesimo per la informazione all’uso degli strumenti di prevenzione all’Aids nel nostro paese e, in particolare, che riprenda la campagna di prevenzione rivolta alle persone omosessuali interrotta da quattro anni senza motivazioni scientifiche né spiegazioni politiche”.
Nei giorni scorsi il portavoce della Conferenza episcopale spagnola si era mostrato possibilista, parlando coi giornalisti, sull’uso del preservativo come “ultima scelta” di difesa dall’Aids, dopo quelle dell’astinenza e della fedeltà, per persone che “non sono capaci o non vogliono” attenersi alla morale sessuale predicata dalla Chiesa. Parole che sembrano essere smentite dalle successive dichiarazioni del cardinale della Curia romana Lozano Barragan.