MADRID – Cambiare sesso senza dover ricorrere a un´operazione chirurgica: è l´ultima promessa rivoluzionaria del governo Zapatero, che presto diventerà legge. I transessuali spagnoli lo chiedevano da tempo, ma finora nessuno aveva prestato ascolto alle loro rivendicazioni: poter scegliere il loro nome, poter decidere se chiamarsi Juan o Juana, potersi presentare all´ufficio dell´anagrafe e stabilire se sulla carta d´identità dovrà comparire la «m» di mujer o l´«h» di hombre.
L´annuncio è del vice-premier Maria Teresa Fernández de la Vega che, tracciando il bilancio del primo anno di governo socialista davanti ai rappresentanti di diverse organizzazioni non governative, ha fatto sapere che il progetto di legge è già in corso di elaborazione. Secondo i calcoli della responsabile dell´ufficio del Psoe che si occupa dei transessuali, Carla Antonelli, è possibile che la nuova normativa entri in vigore già prima della fine dell´anno: «E´ l´inizio della fine di una discriminazione storica», è stata la sua prima reazione. «Non pensiamo che questa scelta del governo possa dar luogo a polemiche, perché la transessualità gode già di riconoscimento sociale».
La scelta del cambio di sesso non sarà comunque a portata di chiunque: l´aspirante «trans» dovrà dimostrare che vive da un certo periodo di tempo – che verrà stabilito dalla legge, ma probabilmente si tratterà di due anni – una condizione sessuale diversa da quella che gli è stata attribuita alla nascita. I costi eccessivi dell´operazione chirurgica, o i problemi di salute che ne possono derivare, l´età o la paura e l´insicurezza hanno spesso dissuaso fino ad ora numerosissimi transessuali dal tentare il cambio di sesso.
Nel caso delle donne che aspirano a diventare uomini, in particolare, un ostacolo supplementare è costituito dall´impossibilità di ricostruire un organo genitale del tutto normale ed efficiente. Per questo i «trans» spagnoli si sono battuti per anni per il varo di questa legge, che il premier Zapatero ha promesso sin dal suo insediamento, un anno fa, e che il governo sa di poter approvare contando sul sostegno di tutta la sinistra, da Izquierda Unida agli indipendentisti catalani di Esquerra Republicana.
La nuova regolamentazione che il Parlamento si appresta a discutere è simile a quella già esistente in Gran Bretagna.
Anche in Germania e Svezia, viene riconosciuto il diritto al cambio di nome e genere sulla carta d´identità senza necessità di ricorrere all´operazione chirurgica: con la differenza che, in questi due paesi, le persone interessate devono ricorrere alla sterilizzazione. La nuova legge dovrà prevedere anche il finanziamento pubblico del trattamento di cambio di sesso: secondo il programma elettorale presentato dal Psoe nel 2004, quando pochi pensavano che il Pp di Aznar potesse essere estromesso dal potere, «la certificazione della transessualità e il trattamento chirurgico e medico verranno inseriti nel catalogo delle prestazioni del sistema sanitario nazionale».
Quanti sono
I transessuali italiani che cambiano sesso ogni anno sono circa quattrocento, e altrettanti sono quelli in lista ‘attesa per i prossimi mesi
Le cliniche
Sono sette le cliniche specializzate dove è possibile cambiare sesso, uomini che vogliono diventare donne o viceversa
‘intervento
Le tecniche sono sempre più raffinate e richiedono una decina di giorni di degenza ma non garantiscono una funzionalità sessuale e riproduttiva