Indagine nazionale sulle famiglie omosessuali annunciata dal Comune di Bologna

  
Sergio Cofferati

Sergio Cofferati

Un’indagine nazionale sulle coppie gay e lesbiche e un convegno internazionale su “la nascita delle famiglie omosessuali”. Nella più assoluta assenza di interesse a riguardo da parte delle istituzioni nazionali sarà il Comune di Bologna ad occuparsene. Le due iniziative sono infatti tra le prime cui metterà mano il neonato “Osservatorio sulle differenze”, istituito dal Comune e presentato oggi alla stampa dal sindaco Sergio Cofferati e dall’assessore alle politiche delle differenze Maria Virgilio. La supervisione scientifica dell’Osservatorio, che partirà nel settembre 2005, sarà affidata al professor Marzio Barbagli, autorevole sociologo dell’Università di Bologna, autore della prima indagine italiana sulla popolazione omosessuale, ed ex direttore di un altro osservatorio nazionale nato a Bologna, quello sulla famiglia.

L’indagine nazionale sarà volta a studiare, su un ampio campione di omosessuali italiani, la frequenza e le caratteristiche delle coppie stabili, ma anche i fattori che favoriscono o ostacolano il loro formarsi. Gli indicatori e gli strumenti di rilevazione necessari per il censimento delle coppie omosessuali saranno individuati in collaborazione con l’Istat. I risultati dell’indagine che partirà già nell’autunno del 2005, saranno presentati nel convegno internazionale sulle famiglie omosessuali previsto per la primavera del 2006.

“Siamo lieti della nascita dell’Osservatorio e della annessa unità operativa sulle politiche delle differenze — commenta il presidente del circolo Arcigay il Cassero di Bologna, Emanuele PullegaGià durante la scorsa campagna elettorale avevamo proposto a Cofferati l’istituzione di un ufficio sull’orientamento sessuale e l’identità di genere. La nostra associazione è disponibile a collaborare con l’Amministrazione comunale per la buona riuscita dell’iniziativa”.

“L’Osservatorio di Bologna – commenta il presidente nazionale di Arcigay Sergio Lo Giudicerappresenta una novità importante nel panorama nazionale. Così come l’Osservatorio sulle famiglie, cui lo stesso Marzio Barbagli aveva dato un contributo rilevante prima di esserne rimosso da Guazzaloca e da Maroni, anche questo potrà assumere un rilievo nazionale e fornire un contributo culturale importante per successive politiche di inclusione delle famiglie gay e lesbiche”.

Oltre all’orientamento sessuale sarà l’immigrazione l’altro principale ambito di studio dell’Osservatorio nel biennio 2005-2007. Le altre iniziative in programma saranno infatti una ricerca regionale sulle discriminazioni sui luoghi di lavoro, ricerche a cadenza annuale sul grado di integrazione degli studenti figli di immigrati residenti in regione, una ricerca sul grado di segregazione residenziale e una sul grado di omogamia della popolazione immigrata nei capoluoghi dell’Emilia Romagna, e una ricerca regionale sulle conseguenze delle rotture dei matrimoni su uomini e donne. In generale l’Osservatorio avrà come riferimento tutti i fattori di differenze riguardo i quali la nuova Costituzione europea vieta ogni forma di discriminazione: sesso, razza, colore della pelle, origine etnica e sociale, caratteristiche genetiche, lingua, religione, convinzioni personali, opinioni politiche, o di qualsiasi altra natura, appartenenza a minoranza nazionale, patrimonio, nascita, disabilità, età, orientamento sessuale.


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