Fervono i preparativi in vista del’appuntamento di fine giugno. Chiesto il patrocinio a Comune, Provincia e Università. Stasera a « Lucignolo » le immagini del’aggressione a Pasquale Quaranta e al suo compagno omosessuale
Salerno Pride 2005
SALERNO — ‘ stato anticipato nel’edizione pomeridiana di ieri del tg di Italia 1 Studio Aperto, con u’intervista a Pasquale Quaranta, presidente del’associazione Garcia Lorca, una delle vittime del’aggressione a Battipaglia subita da una coppia omosessuale, il contenuto della puntata di Lucignolo in onda, sulla stessa rete Mediaset, questa sera alle 23.50. Il portavoce del Salerno Gay Pride, manifestazione omosex del Mezzogiorno programmata nel capoluogo dal 24 al 26 giugno, ha raccontato i momenti del pestaggio subito, qualche settimana fa da una gang di giovani teppisti in piazza della Madonnina. E stasera le telecamere di Lucignolo testimonieranno ‘intera giornata trascorsa da Quaranta ed il suo compagno prima, durante e dopo ‘aggressione che, ancora, non ha colpevoli riconosciuti nonostante una denuncia e ‘avvio delle indagini da parte delle forze del’ordine.
Intanto il Salerno Pride ha ottenuto, ufficialmente, il patrocinio del comune capoluogo e, nei prossimi giorni, analoga richiesta sarà avanzata alla provincia nel corso di un incontro con il presidente Angelo Villani. Gli organizzatori del’evento, inoltre, hanno confermato la disponibilità della Regione a sostenere, anche col patrocinio, ‘iniziativa.
Uguale istanza è stata inoltrata al’Università con una lettera consegnata ad Aurelio Musi, delegato alla cultura per ‘ateneo di Fisciano che, adesso, dovrebbe concordare con il rettore Raimondo Pasquino un eventuale patrocinio al pride del Sud Italia.
Dopo la conferma delle presenze di numerosi esponenti politici nazionale, da Alessandro Cecchi Paone, peraltro testimonial della tre giorni salernitana, a Vladimir Luxuria, anche il filosofo Gianni Vattimo ha sciolto la riserva dichiarandosi disponibile a partecipare ad un convegno inserito nel programma del’evento. Inoltre un ulteriore invito è stato rivolto al’attore Leo Gullotta per il quale gli organizzatori nutrono concrete speranze che possa aderire alla manifestazione ed essere presente almeno per un giorno.
LA TESTIMONIANZA
«Io, ex bullo di Battipaglia, vi racconto le mie missioni punitive»
BATTIPAGLIA — ‘episodio di violenza di sabato scorso ai danni di una coppia intenta a passeggiare in pieno centro cittadino ha fatto scattare la psicosi da aggressione. Violenza gratuita di una gang di giovani teppisti o regolamenti di conti? Antonio, ex componente di u’organizzazione di « re cupero crediti » , di aggressioni e pestaggi ne ha visti tanti e riesce a distinguere caso per caso. Oggi, a quasi 30 anni, non rinnega il passato ma bada bene a tenersi lontano da certe « faccende » . Antonio, a che età è entrato a far parte della gang? « Avevo quindici anni. Ho lavorato per un anno circa in Spagna e poi sono ritornato a Battipaglia dove ho continuato a fare ciò che già facevo al’estero: recuperare crediti a tassi usurari con ‘obbligo di usare violenza sui debitori insolventi. In meno di un anno ho girato tutta la Campania » . Quale era il suo ruolo? « And are ai domicili dei debitori, abitazioni o esercizi commerciali che fossero, bussare alle loro porte, recuperare la somma e consegnarla a chi di dovere. Se nessuno opponeva resistenza, ‘operazione si concludeva al’istante, ringraziavo e me ne andavo. Ma se qualcuno tentava di fare il furbo o non aveva a disposizione il denaro allora erano guai » . In che senso? « Nel senso che si passava alla violenza » . Li picchiava? « Sì » . E poi? « Li avvertivo che sarei ritornato il giorno dopo » . Nelle « missioni punitive » agiva da solo? « No. Di solito eravamo in quattro. Il mio ruolo era quello di prendere materialmente in consegna i soldi. Poi ‘erano altri due ragazzi che mi facevano da spalla, ed infine ‘era il responsabile che ci aspettava in macchina e che a lavoro finito ci riaccompagnava a casa o ci lasciava presso qualche stazione da cui poi ognuno avrebbe preso direzioni diverse » . Le due « spalle » erano ragazzi della sua età? « Sì. Tutti rigorosamente minorenni » . Perché dice rigorosamente minorenni? « Perché è più conveniente.
Il minorenne passa più inosservato e poi, se proprio dovesse essere beccato, non si fa mai la galera, quindi ci sono pochissime probabilità che parli. E conviene anche dal economicamente. Un professionista costerebbe di più » . Quanto riusciva a guadagnare con la sua attività? « Milioni. Io sono riuscito a guadagnare ventidue milioni in sole due uscite » . « Semplice. Bastava trascorrere una mattinata seduto al tavolo di un bar, guardarsi intorno, e saper riconoscere tra un gruppo di ragazzi quello che faceva da leader. Una volta individuato, il ragazzo veniva avvicinato, ci si scambiava poche parole e gli veniva consegnato un telefono. Il giorno dopo il telefono squillava, rispondevi, ti conferivano ‘incarico e, a lavoro concluso, restituivi il telefono, per poi riaverlo alla prossima missione » . Per quanto tempo ha svolto questo lavoro? « Tre anni. Al compimento della maggiore età è consigliabile chiudere, a meno che non si voglia far carriera » . « ‘ difficile tornare alla vita normale » . « Sì. Passare da una vita super agiata ad una vita di ristrettezze non è facile » . Cosa pensa degli ultimi episodi di violenza in città? « Per quanto riguarda i gay credo si tratti del gesto insensato di chi un giorno ha deciso anarchicamente di « ripulire le strade » . Per quanto riguarda altri episodi potrebbe esserci un motivo personale, ma niente di importante » . Sta dicendo che si fa violenza gratuita? « Credo che a volte si usi la violenza per farsi rispettare » . « Il carpentiere. Mi alzo tutte le mattine alle sei e sono contento » .
Angela Cappetta