ROMA – Anche al Senato arrivano i Pacs, i patti civili di solidarietà tra coppie conviventi, pure omosessuali. E qui, a differenza della Camera, non ci sarà bisogno di unificare alcun testo, visto che la proposta di legge presentata ieri è un testo già unico ed è stato depositato lì dal’Unione, compatta e schierata.
Quarantacinque firme: da Gavino Angius a Giuliano Amato, da Tiziano Treu a Sergio Zavoli, Loredana De Petris, Andrea Manzella, Luigi Zanda, Esterino Montino, Vittoria Franco. Il testo non ha contenuti diversi da quelli dei provvedimenti depositati alla Camera. Anzi. Tutti e due chiedono di estendere molti dei diritti delle tutele civili e giuridiche del matrimonio anche alle cosiddette coppie di fatto, ovvero alle coppie conviventi.
DISCUSSIONE IN AULA – Dice il senatore diessino Montino: "In realtà questo testo del Senato ricalca esattamente i provvedimenti che sono a Montecitorio, a cominciare da quello di Franco Grillini che ha 161 firme, tutte quelle dei Ds e anche di una parte della Margherita. Con questo abbiamo voluto rafforzare la nostra iniziativa. Ma anche accelerarla: chiederemo, infatti, di far cominciare la discussione in aula già a settembre". Era stato Luciano Violante ‘altro giorno a chiedere di cominciare in fretta la discussione in aula anche a Montecitorio.
BONDI E PRESTIGIACOMO – Adesso è a sinistra che stanno spingendo ‘acceleratore. Eppure sono state le parole dette nei giorni scorsi dal coordinatore nazionale di Forza Italia che hanno smosso il dibattito parlamentare: Sandro Bondi non ha esitato a dichiarare la propria disponibilità ai Pacs "in primis alle coppie omosessuali". E oggi è Stefania Prestigiacomo, ministro per le Pari opportunità, a cogliere al volo questa palla: "Io la penso esattamente come lui", dice. E poi spiega: "Sono contraria ai matrimoni gay come quelli che sono stati approvati in Spagna. Ma sono assolutamente convinta che esista la necessità di individuare forme di tutele per le unioni di fatto, anche omosessuali. Però sono ‘accordo con Bondi pure sui tempi: è prematuro parlarne in questa legislatura".
I PROVVEDIMENTI – È un deputato di Forza Italia, Dario Rivolta, il primo firmatario di uno dei disegni di legge sui Pacs depositati alla Camera. Ed è di Forza Italia anche Gaetano Pecorella, il presidente della commissione Giustizia di Montecitorio (dove sono in discussione i provvedimenti) e che ha fatto sapere di aver voglia di concludere la discussione entro breve tempo. I tempi tecnici per approvare la legge in questa legislatura ci sarebbero. Ma la verità che sono soltanto teorici: a fare i conti si potrebbe anche raggiungere una maggioranza facilmente, grazie ai voti di Forza Italia (An, Udc e Lega sono tendenzialmente contrarie ai Pacs). Ma la verità è che le posizioni tra gli azzurri appaiono piuttosto articolate.
AZZURRI DIVISI – È ‘ala cattolica di Forza Italia che sembra opporre la maggiore resistenza al’introduzione dei Pacs. I deputati Maurizio Lupi e Angelo Sanza in testa. Ma anche Francesco Giro, responsabile nazionale per i rapporti con il mondo cattolico, non sembra voler sentire parlare delle coppie omosessuali. Dice, infatti: "Sono, siamo assolutamente pronti ad aprire un confronto, anche immediato, per discutere sui diritti e le tutele per le coppie di fatto. Ci sono molte cose che si potrebbero fare nel campo del diritto. Inserire norme singolari e particolari, ad esempio, tutele per i conviventi che riguardano le assicurazioni, la malattia, le polizza a vita, i congedi parentali. Ma parlo di coppie di fatto riconosciute anche dal nostro ordinamento, non quelle omosessuali".