Arcigay aderisce alla manifestazione di protesta del 3 novembre "contro le minacce allo Stato ‘Israele da parte della dittatura teocratica iraniana".
Il senso della nostra adesione sta nel richiamo alla necessità di una battaglia per la democrazia in tutto il Medio Oriente.
Israele – affermano Franco Grillini, Sergio Lo Giudice e Aurelio Mancuso – è ‘unica democrazia in quel’area e va difesa con la massima forza e determinazione. Chi come noi si batte da sempre per i diritti civili delle persone omosessuali sa bene la differenza tra le teocrazie islamiste e Israele, dove i gay pride si fanno ogni anno a Tel Aviv con decine di migliaia di persone, mentre in Iran e nelle altre dittature islamiste gli omosessuali sono costretti a nascondersi se non proprio condannati a morte".
Arcigay ricorda, a questo proposito, che nel luglio scorso ha organizzato davanti alle rappresentanze diplomatiche del’Iran di Milano e Roma sit-in di protesta contro le esecuzioni di tre giovani gay.
"Ci sarebbe piaciuto in quel’occasione – sottolineano Presidente, Presidente Onorario e Segretario del’Associazione – che tanti altri avessero aderito. Così purtroppo non è stato; u’occasione mancata per dimostrare che tutti le libertà e i diritti vanno difesi! Crediamo, però, che le minacce a Israele sono minacce alla democrazia e alle libertà nel nostro mondo globalizzato. Occorre quindi far sentire forte e chiara la voce di chi si oppone a tutte le dittature e in particolare far sentire al nuovo teocrate persiano che le sue sono e rimarranno minacce respinte al mittente".