Elton John e il suo compagno David Furnish
“Auguri Elton, sei tutti noi. In Italia ci dobbiamo purtroppo accontentare di un Renato Zero che si scaglia contro profilattico e aborto” è il commento del presidente nazionale di Arcigay, Sergio Lo Giudice, all’unione che sarà ufficializzata oggi tra la popstar inglese Elton John e il suo compagno David Furnish, grazie alla nuova legge britannica sulla Civil partnership.
“E’ molto bello, infatti — continua Lo Giudice – che Elton abbia scelto di celebrare la propria unione il primo giorno utile, in base alla nuova legge, mettendo la sua popolarità al servizio della causa dell’uguaglianza dei diritti delle persone omosessuali. Una star che si riveli gay svolge un ruolo importantissimo per tirare fuori dal silenzio e dalla vergogna quei tanti e quelle tante adolescenti gay e lesbiche che spesso non trovano modelli positivi di riferimento in famiglia o a scuola.">
“In Italia è molto difficile che questo avvenga — prosegue Lo Giudice – A parte Alessandro Cecchi Paone, Leo Gullotta, Fabio Canino e pochi altri, di solito le star gay preferiscono mantenere l’ambiguità sulla loro identità e prendere le distanze dalle richieste delle persone omosessuali."
Come dire: se gli inglesi hanno un Elton John che dà visibilità planetaria alle loro conquiste o un George Michael, che finanzia con cifre astronomiche le organizzazioni di lotta all’Aids, a noi tocca un Renato Zero che si è recentemente scagliato contro il profilattico e l’aborto, o un Domenico Dolce che si schiera con Ratzinger contro i Gay pride.
“A tutti loro lanciamo un invito: diano una mano alla comunità gay e lesbica venendo in piazza con noi, come testimonial, il 14 gennaio. In quella data, infatti, in piazza Farnese a Roma, si terrà “Tutti in Pacs — Festa delle libertà civili” una grande kermesse per i diritti di tutti e tutte, per le libertà individuali e la laicità dello Stato”.