“Puntare la campagna elettorale sulla lotta ai diritti civili rischia di uccidere definitivamente il legame fra il centrodestra italiano e il principio di libertà: lanciamo un appello ai laici del centrodestra perché contrastino la deriva teo-con della cosiddetta Casa delle Libertà”.
È dura la reazione di Arcigay alla notizia diffusa oggi secondo cui la Consulta etico-religiosa di Forza Italia proporrà di inserire un esplicito rifiuto dei Pacs nel programma del centrodestra.
“Dall’immigrazione alle droghe, dalla prostituzione al carcere, dalle donne alle persone omosessuali e transessuali, il bilancio di questa legislatura è una lenta ma inesorabile demolizione delle libertà individuali — argomenta Lo Giudice – Caratterizzare la prossima competizione elettorale sulla pelle delle cittadine lesbiche e dei cittadini gay significherebbe dire che la Casa delle Libertà è divenuta una sorta di casa degli orrori che uccide le libertà con cui viene a contatto.”
“Facciamo appello ai laici del centrodestra perché si arresti la deriva integralista di Forza Italia — è il messaggio del presidente di Arcigay – Da Dario Rivolta, Alfredo Biondi e gli altri ventotto deputati di Forza Italia che sul Pacs hanno presentato una proposta di legge, ai Riformatori Liberali di Benedetto Della Vedova e Marco Taradash fino a singole personalità autenticamente laiche come Alessandro Cecchi Paone, sono numerosi i liberali del centrodestra a cui chiediamo di aiutarci ad evitare una nuova caccia alle streghe persecutoria e discriminatoria e di far sì che le destre italiane possano allinearsi alle destre europee che, dalla Gran Bretagna all’Olanda, dalla Francia alla Spagna, hanno detto di sì al riconoscimento giuridico delle coppie di fatto, indipendentemente dall’orientamento sessuale dei partner”.
La richiesta di una legge sul Pacs sarà a centro della manifestazione nazionale “Tutti in Pacs — Festa delle libertà civili”, che si terrà il 14 gennaio a Roma in Piazza Farnese a partire della 14,30.
All’iniziativa, indetta da Arcigay, Arcilesbica, Agedo, Cristiani omosessuali del Guado DGP, MIT ed altre organizzazioni Lgbt (lesbiche, gay, bi e transessuali) hanno già aderito tutti i partiti della sinistra (Ds, Verdi, Prc, Sdi, Radicali, Pdci), CGIL, ARCI, Unione degli studenti, Italia laica, Donne in nero e personalità individuali, da don Andrea Gallo a Roberto Vecchioni, da Marzio Barbagli a Lella Costa ed Ivan Cattaneo.
Fra i temi dell’iniziativa, la libertà di autodeterminazione delle donne, la lotta alle discriminazioni, i diritti delle persone transessuali e transgender, la lotta alla violenza in tutte le sue forme, la libertà di pensiero e di espressione e la libertà di religione, in una cornice di separazione fra lo Stato e le Chiese.