fonte: http://www.europarl.eu.int/omk/sipade3?PUBREF=-//EP//TEXT+TA+P6-TA-2006-0018+0+DOC+XML+V0//EN&LEVEL=2&NAV=X&L=EN
Il Parlamento europeo ha adottato la risoluzione contro ‘omofobia presentata da Popolari europei, Socialisti europei, Liberaldemocratici, Verdi e Sinistra europea, con 468 sì, 149 no e 41 astenuti. In fondo al testo della risoluzione è riportato ‘elenco degli europarlamentari italiani che hanno votato contro o si sono astenuti.
Il Parlamento europeo,
— visti gli obblighi internazionali ed europei in materia di diritti umani, quali quelli contenuti nelle convenzioni delle Nazioni Unite sui diritti del’uomo e nella Convenzione europea sui diritti del’uomo e le libertà fondamentali,
— viste le disposizioni della legislazione del’Unione europea sui diritti umani, in particolare la Carta dei diritti fondamentali del’Unione europea(1) , nonché gli articoli 6 e 7 del trattato sul’Unione europea,
— visto ‘articolo 13 del trattato che istituisce la Comunità europea, che assegna alla Comunità il potere di adottare misure finalizzate alla lotta alle discriminazioni basate, tra ‘altro, sul’orientamento sessuale e di promuovere il principio del’uguaglianza,
— viste la direttiva 2000/43/CE del Consiglio, del 29 giugno 2000, che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dal’origine etnica(2) , e la direttiva 2000/78/CE, del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro(3) , che proibiscono le discriminazioni dirette o indirette basate sul’origine razziale o etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, ‘età o ‘orientamento sessuale,
— visto il paragrafo 1 del’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali, che vieta "qualsiasi forma di discriminazione fondata sul sesso, la razza, il colore della pelle, ‘origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, ‘appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, ‘età o le tendenze sessuali",
— visto ‘articolo 103, paragrafo 4, del suo regolamento,
A. considerando che ‘omofobia può essere definita come una paura e u’avversione irrazionale nei confronti del’omosessualità e di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (GLBT), basata sul pregiudizio e analoga al razzismo, alla xenofobia, al’antisemitismo e al sessismo,
B. considerando che ‘omofobia si manifesta nella sfera pubblica e privata sotto forme diverse, quali discorsi intrisi di odio e istigazioni alla discriminazione, dileggio, violenza verbale, psicologica e fisica, persecuzioni e omicidio, discriminazioni in violazione del principio di uguaglianza, limitazioni arbitrarie e irragionevoli dei diritti, spesso giustificate con motivi di ordine pubblico, libertà religiosa e diritto al’obiezione di coscienza,
C. considerando i recenti eventi preoccupanti verificatisi in vari Stati membri, ampiamente segnalati dalla stampa e dalle ONG, che vanno dal divieto di tenere marce per ‘orgoglio gay o per ‘uguaglianza al’uso di un linguaggio incendiario, carico di odio o minaccioso da parte di esponenti politici di primo piano e capi religiosi, la mancata protezione e, addirittura, la dispersione di dimostrazioni pacifiche da parte della polizia, le manifestazioni violente di gruppi omofobi e ‘introduzione di modifiche costituzionali espressamente mirate a impedire le unioni tra persone dello stesso sesso,
D. considerando, nel contempo, che in taluni casi si sono registrate reazioni positive, democratiche e tolleranti da parte della popolazione, della società civile e delle autorità locali e regionali che hanno manifestato contro ‘omofobia, nonché da parte della magistratura che ha preso provvedimenti contro le discriminazioni più sensazionali e illegali,
E. considerando che in alcuni Stati membri i partner dello stesso sesso non godono di tutti i diritti e le protezioni riservati ai partner sposati di sesso opposto, subendo di conseguenza discriminazioni e svantaggi;
F. considerando, al tempo stesso, che in un numero crescente di paesi europei si stanno adottando iniziative intese a garantire pari opportunità, integrazione e rispetto e ad offrire protezione contro la discriminazione basata sul’orientamento sessuale, ‘espressione di genere e ‘identità di genere, nonché ad assicurare il riconoscimento delle famiglie omosessuali,
G. considerando che la Commissione ha dichiarato il suo impegno ad assicurare il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali nel’UE ed ha istituito un gruppo di Commissari responsabili in materia di diritti umani;
H. considerando che non tutti gli Stati membri hanno introdotto nei loro ordinamenti misure atte a tutelare le persone GLBT, come invece richiesto dalle direttive 2000/43/CE e 2000/78/CE, e che non tutti gli Stati membri stanno combattendo le discriminazioni basate sul’orientamento sessuale e promuovendo ‘uguaglianza,
I. considerando che occorrono ulteriori azioni a livello del’UE e degli Stati membri per eradicare ‘omofobia e promuovere una cultura della libertà, della tolleranza e del’uguaglianza tra i cittadini e negli ordinamenti giuridici,
1. condanna con forza ogni discriminazione fondata sul’orientamento sessuale;
2. chiede agli Stati membri di assicurare che le persone GLBT vengano protette da discorsi omofobici intrisi ‘odio e da atti di violenza omofobici e di garantire che i partner dello stesso sesso godano del rispetto, della dignità e della protezione riconosciuti al resto della società;
3. invita con insistenza gli Stati membri e la Commissione a condannare con fermezza i discorsi omofobici carichi di odio o le istigazioni al’odio e alla violenza e a garantire ‘effettivo rispetto della libertà di manifestazione, garantita da tutte le convenzioni in materia di diritti umani;
4. chiede alla Commissione di far sì che la discriminazione basata sul’orientamento sessuale sia vietata in tutti i settori, completando il pacchetto antidiscriminazione fondato sul’articolo 13 del trattato, mediante la proposta di nuove direttive o di un quadro generale che si estendano a tutti i motivi di discriminazione e a tutti i settori;
5. sollecita vivamente gli Stati membri e la Commissione a intensificare la lotta al’omofobia mediante u’azione pedagogica, ad esempio attraverso campagne contro ‘omofobia condotte nelle scuole, le università e i mezzi ‘informazione, e anche per via amministrativa, giudiziaria e legislativa;
6. reitera la sua posizione relativa alla proposta di decisione che istituisce ‘Anno europeo delle pari opportunità per tutti, secondo la quale la Commissione deve garantire che tutte le forme di discriminazione di cui al’articolo 13 del trattato e al’articolo 2 della proposta siano considerate e trattate in maniera equilibrata, come indicato nella posizione del Parlamento sulla proposta(4) , e ricorda alla Commissione la sua promessa di seguire da vicino questa materia e di riferire in merito al Parlamento;
7. esorta vivamente la Commissione a garantire che tutti gli Stati membri abbiano recepito e stiano correttamente applicando la direttiva 2000/78/CE e ad avviare procedimenti ‘infrazione contro gli Stati membri inadempienti; chiede inoltre alla Commissione di assicurare che la relazione annuale sulla tutela dei diritti fondamentali nel’UE comprenda informazioni complete ed esaustive sul’incidenza di atti criminosi e violenze a carattere omofobico negli Stati membri;
8. insiste affinché la Commissione presenti una proposta di direttiva riguardante la protezione contro tutte le discriminazioni per i motivi menzionati nel’articolo 13 del trattato, con lo tesso campo di applicazione della direttiva 2000/43/CE;
9. esorta la Commissione a prendere in considerazione il ricorso alle sanzioni penali per i casi di violazione delle direttive basate sul’articolo 13 del trattato;
10. chiede agli Stati membri di adottare qualsiasi altra misura che ritengano opportuna nella lotta al’omofobia e alla discriminazione basata sul’orientamento sessuale e di promuovere e adottare il principio del’uguaglianza nelle loro società e nei loro ordinamenti giuridici;
11. sollecita gli Stati membri ad adottare disposizioni legislative volte a porre fine alle discriminazioni subite dalle coppie dello stesso sesso in materia di successione, proprietà, locazione, pensioni, fiscalità, sicurezza sociale ecc.;
12. plaude alle iniziative recentemente intraprese in numerosi Stati membri volte a migliorare la posizione delle persone GLBT e decide di organizzare il 17 maggio 2006 (Giornata internazionale contro ‘omofobia) un seminario finalizzato allo scambio delle buone pratiche;
13. reitera la sua richiesta avanzata alla Commissione di presentare proposte che garantiscano la libertà di circolazione dei cittadini del’Unione e dei loro familiari nonché del partner registrato di qualunque sesso, come indicato nella raccomandazione del Parlamento del 14 ottobre 2004 sul futuro dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia(5) ;
14. chiede agli Stati membri interessati di riconoscere finalmente che gli omosessuali sono stati tra i bersagli e le vittime del regime nazista;
15. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione e ai governi degli Stati membri e dei paesi in via di adesione e candidati.
(1) GU C 364 del 18.12.2000, pag. 1.
(2) GU L 180 del 19.7.2000, pag. 22.
(3) GU L 303 del 2.12.2000, pag. 16.
(4) Testi approvati, P6_TA(2005)0489.
(5) GU C 166 E del 7.7.2005, pag. 58.
Si segnala che gli italiani del partito popolare europeo, a differenza dei loro colleghi dello stesso gruppo parlamentare, hanno votato contro la Risoluzione, ad eccezione di 3 che hanno votato a favore ed uno che si è astenuto. Si riporta ‘elenco degli europarlamentari italiani astenutisi e di quelli che hanno votato contro.
I dati sono tratti dal sito del Parlamento europeo e rielaborati da Carmine Urciuoli, che si ringrazia.
ALDE gruppo del’alleanza dei liberali e dei democratici per ‘Europa
ALDE Cocilovo [ITA] [presente] astenuto
ALDE Costa [ITA] [presente] astenuto
ALDE Letta [ITA] [presente] astenuto
ALDE Pistelli [ITA] [presente] astenuto
ALDE Procacci [ITA] [presente] astenuto
ALDE Prodi [ITA] [presente] astenuto
ALDE Toia [ITA] [presente] astenuto
analisi: nessun deputato del gruppo parlamentare ha votato contro
IND/DEM gruppo indipendenza/democrazia
IND/DEM Borghezio [ITA] [presente] contrario
IND/DEM Salvini [ITA] [presente] contrario
IND/DEM Speroni [ITA] [presente] contrario
analisi: gli italiani hanno votato contro, nessun deputato del gruppo parlamentare ha votato a favore
NI non iscritti
NI Rivera [ITA] [presente] astenuto
NI Romagnoli [ITA] [presente] contrario
PPE-DE partito popolare europeo-democratici europei
PPE-DE Albertini [ITA] [presente] contrario
PPE-DE Antoniozzi [ITA] [presente] contrario
PPE-DE Braghetto [ITA] [presente] contrario
PPE-DE Brunetta [ITA] [presente] contrario
PPE-DE Cesa [ITA] [presente] astenuto
PPE-DE Dionisi [ITA] [presente] contrario
PPE-DE Gargani [ITA] [presente] contrario
PPE-DE Gawronski [ITA] [presente] contrario
PPE-DE Mauro [ITA] [presente] contrario
PPE-DE Musotto [ITA] [presente] contrario
PPE-DE Tajani [ITA] [presente] contrario
PPE-DE Ventre [ITA] [presente] contrario
PPE-DE Vernola [ITA] [presente] contrario
PPE-DE Zappalà [ITA] [presente] contrario
analisi: maggioranza del gruppo parlamentare favorevole. Gli italiani tutti contrari tranne 3 a favore ed 1 aastenuto
UEN gruppo dell’unione per l’Europa delle nazioni
UEN Angelilli [ITA] [presente] contrario
UEN Berlato [ITA] [presente] contrario
UEN Foglietta [ITA] [presente] contrario
UEN La Russa [ITA] [presente] contrario
UEN Muscardini [ITA] [presente] contrario
UEN Musumeci [ITA] [presente] contrario
UEN Pirilli [ITA] [presente] contrario
UEN Poli Bortone [ITA] [presente] contrario
UEN Tatarella [ITA] [presente] contrario
analisi: tutti gli italiani contrari (
Parlamentari italiani assenti
GRUPPO COGNOME
GUE/NGL Morgantini
GUE/NGL Rizzo
IND/DEM Bossi
NI De Michelis
NI Mussolini
PPE-DE Bonsignore
PPE-DE Carollo
PPE-DE Cirino Pomicino
PPE-DE Ebner
PPE-DE Lombardo
PPE-DE Mantovani
PPE-DE Podestà
PSE Berlinguer
TESTO IN INGLESE
The European Parliament ,
— having regard to international and European human rights obligations, such as those contained in the UN conventions on human rights and in the European Convention on Human Rights and Fundamental Freedoms,
— having regard to provisions of EU law on human rights, notably to the Charter of fundamental rights of the European Union(1) , as well as to Articles 6 and 7 of the Treaty on European Union,
— having regard to Article 13 of the Treaty establishing the European Community, which invests the Community with the power to adopt measures to combat discrimination based, inter alia, on sexual orientation, and to promote the principle of equality,
— having regard to Council Directives 2000/43/EC of 29 June 2000 implementing the principle of equal treatment between persons irrespective of racial or ethnic origin(2) and 2000/78/EC of 27 November 2000 establishing a general framework for equal treatment in employment and occupation(3) , which prohibit direct or indirect discrimination on grounds of racial or ethnic origin, religion or belief, disability, age or sexual orientation,
— having regard to paragraph 1 of Article 21 of the Charter of fundamental rights, which prohibits'[a]ny discrimination based on any ground such as sex, race, colour, ethnic or social origin, genetic features, language, religion or belief, political or any other opinion, membership of a national minority, property, birth, disability, age or sexual orientatio’,
— having regard to Rule 103(4) of its Rules of Procedure,
A. whereas homophobia can be defined as an irrational fear of and aversion to homosexuality and to lesbian, gay, bisexual and transgender (LGBT) people based on prejudice and similar to racism, xenophobia, anti-semitism and sexism,
B. whereas homophobia manifests itself in the private and public spheres in different forms, such as hate speech and incitement to discrimination, ridicule and verbal, psychological and physical violence, persecution and murder, discrimination in violation of the principle of equality and unjustified and unreasonable limitations of rights, which are often hidden behind justifications based on public order, religious freedom and the right to conscientious objection,
C. whereas a series of worrying events has recently taken place in a number of Member States, as widely reported by the press and NGOs, ranging from banning gay pride or equality marches to the use by leading politicians and religious leaders of inflammatory or threatening language or hate speech, failure by police to provide adequate protection or even breaking up peaceful demonstrations, violent demonstrations by homophobic groups, and the introduction of changes to constitutions explicitly to prohibit same-sex unions,
D. whereas at the same time a positive, democratic and tolerant reaction has been shown in some cases by the general public, civil society and local and regional authorities that have demonstrated against homophobia, as well as by the redressing by judicial systems of the most striking and illegal forms of discrimination,
E. whereas same-sex partners in some Member States do not enjoy all of the rights and protections enjoyed by married opposite sex partners and consequently suffer discrimination and disadvantage,
F. whereas at the same time more countries in Europe are moving towards ensuring equal opportunities, inclusion and respect, and provide protection against discrimination on grounds of sexual orientation, gender expression and gender identity, and recognition of same-sex families;
G. whereas the Commission has declared its commitment to ensuring respect for human rights and fundamental freedoms in the EU, and has set up a group of Commissioners responsible for human rights,
H. whereas not all Member States have introduced in their legal systems measures to protect the rights of LGBT people, as required by Directives 2000/43/EC and 2000/78/EC, and not all Member States are fighting discrimination based on sexual orientation nor promoting equality,
I. whereas further action is needed at EU and national levels to eradicate homophobia and promote a culture of freedom, tolerance and equality among citizens and in legal systems,
1. Strongly condemns any discrimination on the basis of sexual orientation;
2. Calls on Member States to ensure that LGBT people are protected from homophobic hate speech and violence and ensure that same-sex partners enjoy the same respect, dignity and protection as the rest of society;
3. Urges Member States and the Commission firmly to condemn homophobic hate speech or incitement to hatred and violence, and to ensure that freedom of demonstration — guaranteed by all human rights treaties – is respected in practice;
4. Calls on the Commission to ensure that discrimination on the basis of sexual orientation in all sectors is prohibited by completing the anti-discrimination package based on Article 13 of the Treaty either by proposing new directives or by proposing a general framework covering all grounds of discrimination and all sectors;
5. Urges Member States and the Commission to step up the fight against homophobia through education, such as campaigns against homophobia in schools, in universities and in the media, as well as through administrative, judicial and legislative means;
6. Reiterates its position in relation to the proposal for a decision on the European Year of Equal Opportunities for All that the Commission must ensure that all forms of discrimination referred to in Article 13 of the Treaty and in Article 2 of the proposal are addressed and dealt with equally, as stated in the Parliamen’s position on the proposal(4) , and reminds the Commission of its promise to monitor closely this matter and to report to Parliament;
7. Urges the Commission to ensure that all Member States have transposed and are correctly implementing Directive 2000/78/EC and to start infringement proceedings against those Member States that fail to do so; in addition, calls on the Commission to ensure that the annual report on the protection of fundamental rights in the EU includes full and comprehensive information on the incidence of homophobic hate crimes and violence in Member States;
8. Urges the Commission to come up with a proposal for a directive on protection against discrimination on the basis of all the grounds mentioned in Article 13 of the Treaty, having the same scope as Directive 2000/43/EC;
9. Urgesthe Commission to consider the use of criminal penalties in cases of violation of directives based on Article 13 of the Treaty;
10. Calls on all Member States to take any other action they deem appropriate in the fight against homophobia and discrimination on grounds of sexual orientation and to promote and implement the principle of equality in their societies and legal systems;
11. Urges Member States to enact legislation to end discrimination faced by same-sex partners in the areas of inheritance, property arrangements, tenancies, pensions, tax, social security etc.;
12. Welcomes recent steps taken in several Member States to improve the position of LGBT people and resolves to organise a seminar for the exchange of good practice on 17 May 2006 (International Day against Homophobia);
13. Reiterates its request that the Commission put forward proposals guaranteeing freedom of movement for Union citizens and their family members and registered partners of either gender, as referred to in Parliamen’s recommendation of 14 October 2004 on the future of the area of freedom, security and justice(5) ;
14. Calls on the Member States concerned finally to accord full recognition to homosexuals as targets and victims of the Nazi regime;
15. Instructs its President to forward this resolution to the Commission, to the governments of the Member States and to the accession and candidate countries.
(1) OJ C 364, 18.12.2000, p. 1.
(2) OJ L 180, 19.7.2000, p. 22.
(3) OJ L 303, 2.12.2000, p. 16.
(4) Texts adopted , P6_TA(2005)0489.
(5) OJ C 166 E, 7.7.2005, p. 58.