Leggiamo con attenzione le polemiche nate sulla notizia della istituzione del registro delle unioni civili nel Comune di Ancona.
Non vogliamo entrare nel merito della questione, perché il tema è troppo serio e rilevante per essere svilito con una mera enunciazione di slogan. Il riconoscimento delle unioni civili è per noi argomento vitale, come lo è per centinaia di altre persone nel nostro Paese che vivono una relazione affettiva al di fuori del matrimonio (le ultime stime parlano di 1.200.000 coppie, eterosessuali ed omosessuali).
Lo è ancora di più per la comunità omosessuale, la quale non gode di alcuna
tutela giuridica e si trova in una condizione in cui non può scegliere. Per questo motivo ci sconcerta che questi ragionamenti avvengano sopra le nostre teste, senza alcun confronto con le persone che vivono sulla loro pelle questa discriminazione e che da anni lottano per il principio di pari opportunità tra tutti/e i/le cittadini/e.
Noi rispettiamo l’istituto del matrimonio e non l’abbiamo mai messo in discussione, per questo ci aspettiamo lo stesso rispetto nei confronti delle nostre relazioni affettive.
Auspichiamo che le forze politiche che governeranno la nostra città nei prossimi anni raccolgano il nostro invito al dialogo e alla collaborazione reciproca, perché senza riconoscimento e rispetto dell’altro non ci può essere inclusione sociale.
Il consiglio direttivo del
Circolo Caleido – Ancona