Nel corso della manifestazione “Roma incontra il mondo” che si terrà a Roma si esibirà il cantante Buju Banton. La sua esibizione è prevista nel calendario degli appuntamenti per giovedì 29 giugno.
Buju Banton (Mark Anthony Myrie) è autore di numerose canzoni omofobe che incitano all’odio nei confronti delle persone omosessuali. Molti suoi testi invitano all’uccisione dei gay, ad esempio dicono "sparando loro alla testa, versando loro addosso dell’acido, dando loro fuoco e bruciandoli come vecchi copertoni d’auto", contro le sue canzoni è intervenuta anche la sezione Americana di Amnesty International il 19 agosto 2004, a cura di Susan Lee (Responsabile della programmazione per le Americhe, Segretariato Internazionale).
Inoltre contro tali atti si è espresso anche il Parlamento Europeo con la Risoluzione contro ‘omofobia del 18 gennaio 2006 che purtroppo ancora non è stata recipita dal nostro ordinamento giuridico.
“In Giamaica, storica patria di Bob Marley e del reggae – dichiara Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma – è in corso una vera e propria “caccia alle streghe” in chiave anti-gay. Già la scorsa estate gli organizzatori della manifestazione Roma Incontra il mondo avevano invitato ad esibirsi il cantante omofobo Sizzla, suscitando le perplessità della comunità omosessuale”.
Le condizioni di vita delle persone omosessuali in Giamaica sono davvero drammatiche: sono 151 i gay pestati in Giamaica lo scorso anno, 6 quelli uccisi, 10 gli anni di carcere o lavori forzati a cui si viene condannati secondo una legge antisodomia vecchia di 140 anni ma ancora in vigore.
“E’ assurdo che anche quest’anno si ripeta l’offesa nei confronti delle lesbiche e dei gay – aggiunge Marrazzo – Ci auguriamo che gli organizzatori possano tornare sui loro passi e cancellare il concerto. Altrimenti manifesteremo il 24 giugno al Pride contro tale concerto e chiederemo all’amministrazione comunale di ritirare il patrocinio alla manifestazione. Per quale motivo si dovrebbe sostenere un evento che ospita un simile spettacolo? L’omofobia e gli omicidi di omosessuali sono una piaga per la nostra città, non ci sembra il caso di ospitare personaggi che incitano all’odio”.