ROMA – Il Papa è preoccupato per il diffondersi del’Aids. Per questo, rivela il cardinale Javier Lozano Barragan, presidente del Pontificio Consiglio per la pastorale della salute, ha chiesto un documento sul tema in generale e sul’uso del preservativo, in particolare. Il dossier, di quasi 200 pagine, contiene’posizioni esaustive con tanti interventi scientifici. Si va da quelli più rigorosi e restrittivi fino a quelli più comprensivi e aperti. Ora tutto è nelle mani della Congregazione per la Dottrina della fede che sta studiando il dossie’, spiega Barragan.
E aggiunge: "Certamente questo è un punto che preoccupa il Papa tanto che quando gli ho presentato il nostro dicastero, lui mi ha chiesto di portare avanti un dialogo con la Congregazione per la dottrina della fede sul tema perchè il nostro pontificio consiglio non ha un compito dottrinale ma pastorale".
Quindi: "Seguendo il desiderio del Papa abbiamo fatto un accurato studio dal punto di vista scientifico e teologico. Ora stanno studiando il dossier e speriamo che il Papa possa dire cosa è più conveniente su questo tema".
Pur trattandosi ancora di una fase preliminare, di acquisizione di informazioni, il gesto di Ratzinger è da considerarsi una novità rispetto alle indicazioni venute fino ad oggi dalla Chiesa cattolica sul’uso del preservativo quale metodo di prevenzione del’Aids.
La richiesta di Benedetto XVI arriva nel giorno di pubblicazione del rapporto del’Organizzazione mondiale della sanità sulla diffusione del virus del’Hiv: 40 milioni di persone contagiate nel mondo, di queste la maggior parte nel’Africa sub-sahariana: ben 24,7 milioni (pari al 63%). Non solo, negli ultimi 12 mesi sono state registrate 4,3 milioni di nuove infezioni, e 2,9 milioni di decessi.