Nella notte tra Venerdì e Sabato ignoti esponenti dell’estrema destra hanno lasciato, sulla soglia dell’abitazione privata di Matteo Marliani, candidato nelle liste di Rifondazione Comunista al Consiglio Comunale di Pistoia nelle prossime elezioni amministrative ed ex-presidente dell’Arcigay di Pistoia “La Giraffa”, dei volantini omofobi, firmati da un’anonima, ma raccapricciante croce celtica, simbolo amato dall’estrema destra italiana. Il volantino, di fattura grezza, riporta slogan come “Mai un finocchio nel Comune”, “Pervertiti fuori da Pistoia” e “Siamo per la famiglia tradizionale”.
“Io, la mia opinione la dico a viso scoperto, in pieno giorno e nei modi e nelle forme previste da una società democratica e civile. Porto avanti le mie battaglie nel pieno rispetto reciproco per ogni individuo e non di nascosto e offendendo in modo minaccioso le persone” ha dichiarato Marliani.
“Un gesto di così bassa leva minaccia un sereno dialogo democratico,” dice il Presidente Regionale di Arcigay Toscana, Bert d’Arragon, “e il fatto che nella civilissima Toscana si moltiplicano episodi di squallida omofobia, in questo caso proprio rivolta contro una persona singola che si è trovato delle minacce davanti alla porta di casa sua, per lo più in modo vigliaccamente anonimo, è un indice preoccupante. Negli ultimi tempi abbiamo dovuto assistere ad espressioni abietti di omofobia violenta sia a Lucca, che in Versilia e non vorrei che questo cancro si diffondesse oltre nella nostra Regione, semplicemente perché non sorvegliamo a sufficienza i principi di libertà e rispetto reciproco che da sempre contraddistinguono la Toscana.
Bisogna rendersi conto che manifestazioni come il cosiddetto “Family Day”, improntate a negare dei diritti civili, oramai acquisiti praticamente in tutta Europa ed oltre, ad ampie fasce della popolazione, si trasformino in manifestazioni “gioiosamente” omofobe e in “fiere” della discriminazione, che finiscono, anche involontariamente, a giustificare e stimolare gesti come quello avvenuto a Pistoia proprio in concomitanza con la manifestazione a Roma.
Chiedo alle Istituzioni di lavorare, assieme alla associazioni lgbt (lesbiche, gay, bisex e transgender), per diffondere una cultura della non-discriminazione, prendendo atto che quanto finora fatto evidentemente non è ancora sufficiente. In questo contesto lancio l’appello a tutti di essere presente alla grande fiaccolata a Firenze (ore 20.30, Piazza della Signoria) in occasione della giornata mondiale contro l’omofobia Giovedì 17 Maggio.