Il parroco dice no alla rassegna di Cinemarte

  

Martedì 3 luglio 2007

Daniel Casagrande (Foto Gay.tv)

Daniel Casagrande (Foto Gay.tv)

VENEZIA. La Municipalità di Marghera propone di portare al cinema Aurora le “Giornate di cinema omosessuale — Venice Gays” ma la parrocchia di S. Antonio risponde con un secco: “No”. La rassegna curata da CinemArte, che avrebbe potuto tenersi nella sala cinematografica parrocchiale il 14, 15 ed il 16 di settembre, è la stessa che nel passato si è tenuta al cinema comunale Astra del Lido e che l’anno scorso è stata al centro delle polemiche del parroco dell’isola e della Lega Nord che aveva anche minacciato un contro-festival porno eterosessuale.

La questione ha causato una lettera, che non è stata inviata alla Municipalità ma al direttore del settore Beni ed attività culturali del Comune Giandomenico Romanelli. Nella missiva si diceva no al “Venice Gay” all’Aurora e che l’insistere su questo argomento avrebbe anche potuto comportare la rottura della convenzione tra parrocchia e Municipalità per le attività della sala. Poi la settimana scorsa c’è stato un incontro tra il vicepresidente e delegato alla Cultura della Municipalità Bruno Polesel e i vertici ecclesiali regionali dove è stato ribadito il no in base alla convenzione che prevede che nel cinema siano organizzati spettacoli consoni al luogo. Il parroco di S. Antonio Roberto Benvenuto si è chiuso nel no comment. Più loquace Polesel: “Siamo spiacenti per l’accaduto ma voglio chiarire che la nostra proposta di portare le “Giornate di cinema omosessuale” all’Aurora non era provocatoria. Forse non siamo riusciti ad argomentare in modo sufficiente il fatto che si trattasse di una rassegna trasversale, quindi, non di parte e di cinema d’autore. Probabilmente questo tipo di proposta in un momento, in cui nel nostro Paese infervora la polemica sui Dico e sul Family Day è stata giudicata inopportuna”. Il direttore del centro Candiani però lancia un salvagente: “Siamo disponibili ad ospitare le tre serate”.

“Ringrazio Ellero — risponde Daniel Casagrande di CinemArte — ma abbiamo bisogno di un cinema vero e proprio come potrebbe essere il Dante o l’ex Gil. Dispiace che dopo essere stati costretti ad andarcene dal Lido, ci caccino anche da Marghera”.


Mercoledì 4 luglio 2007

VENEZIA. FORZA ITALIA: "NO AI FILM GAY"
"Vanno rispettate le sensibilità di tutti compresa quella della chiesa"

MARGHERA. «Abbiamo deciso di votare contro le deliberazioni riguardanti gli spettacoli anche per essere estranei a scivoloni della maggioranza di centrosinistra della Municipalità come quello delle “Giornate di cinema omosessuale”». Il consigliere di Forza Italia Lorenzo Toffanin giudica come una gaffe l’idea di proporre il «Venice Gays» nel cinema Aurora, che è della parrocchia. «Sono un cattolico dalle idee aperte – spiega Toffanin – ed è lontana da me l’idea di impedire lo svolgimento di una rassegna cinematografica che affronti tematiche che abbiano a che vedere con l’omosessualità. Però vanno rispettate le sensibilità di tutti compresa quella della chiesa. Non capisco come si possa pensare di organizzare una rassegna come il «Venice Gays» proprio nel cinema della parrocchia di S. Antonio. Dopo avere fatto una proposta così poco opportuna, non ci si può meravigliare che la parrocchia risponda con un secco no».

Le «Giornate di cinema omosessuale – Venice Gays», rassegna curata da CinemArte, secondo le intenzioni della Municipalità avrebbero dovuto tenersi nella sala cinematografica parrocchiale il 14, il 15 ed il 16 di settembre. Si trattava di tre serate di cinema omosessuale, organizzate nei giorni successivi ad «Esterno Notte», in cui vengono proiettati i film del festival del cinema di Venezia. La mini rassegna gay avrebbe dovuto rientrare all’interno delle manifestazioni della Municipalità pensate per «Marghera Estate». Poi, le tre giornate sono saltate per l’opposizione ferma del parroco di S. Antonio don Roberto Benvenuto.

Da notare che l’anno scorso la rassegna, che fino all’ora si teneva al cinema comunale Astra del Lido in contemporanea con la mostra del cinema di Venezia, era stata contestata duramente dal parroco dell’isola e dalla Lega Nord, sino a diventare un caso nazionale. L’altro giorno il vicepresidente della Municipalità e delegato alla Cultura Bruno Polesel aveva dichiarato: ««Siamo spiacenti per l’accaduto ma voglio chiarire che la nostra proposta di portare le «Giornate di cinema omosessuale» all’Aurora non era per niente provocatoria».


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