MARTA GIANELLO GUIDA
20 ANNI
BOLOGNA
L’ARCIGAY CHE VORREI
Vorrei un’Arcigay a forma di ricordo. Vorrei che fra qualche anno si possa dire "Ah, ai tempi del’Arcigay…". Perchè vorrei che non ce ne fosse più bisogno e che si parlasse di omosessualità come si parla del tempo o del caffè la mattina. Vorrei che Arcigay fosse una parola importante su un libro di storia. Ora, vorrei u’Arcigay impegnata su questa prospettiva, propositiva e aperta alla collaborazione tra persone di altri gruppi, di altre diversità.
L’ITALIA CHE VORREI
Vorrei un’Italia più cosciente, meno pronta a cedere a chi dice che Dio ‘è per forza e vuole il giusto quando il giusto è per molti perlomeno discutibile. Vorrei u’Italia che andasse più a fondo ai problemi, vorrei che si alzasse più spesso lo sguardo, pensando che avere un naso grande è solo u’occasione in più per guardare più lontano e vorrei u’Italia meno anoressicamente propositiva di nasi perfetti e culi danzanti. Vorrei u’Italia meno moralista, meno buonista e più concreta. Vorrei u’Italia più sorridente, capace al’ironia e così potrei forse arrivare a sentirla più casa mia.
LA COMPAGNA CHE VORREI
Vorrei qualcuna che sappia dare e ricevere, che mi completi in parte e in parte mi si opponga. Che sappia ridere di sè e di me, con me partecipante. Che abbia voglia di mettersi in discussione e che mi faccia riflettere. E se posso scegliere… vorrei che avesse gli occhi azzurri :).