Su alcuni giornali locali toscani è apparso un nuovo scandaloso abbinamento tra omosessualità, prostituzione e pedofilia, questa volta tirando in ballo luoghi di incontro nell’area pratese, in particolare l’Interporto degli Etruschi/Gonfienti.
Arcigay condivide in tutto e per tutto l’indignazione del presidente dell’Interporto pratese — ovviamente se davvero quell’area si sta trasformando in un luogo di prostituzione giovanile e persino di pedofilia. In tal caso è urgente un intervento delle autorità perché luoghi di appuntamento per pedofili non sono tanto un’offesa alla città di Prato, quanto illegali e di fatto palcoscenico di reato, per lo più abietto.
Ma siamo indignati a nostra volta se — come sempre più spesso succede — si abbina a prostituzione e pedofilia l’omosessualità. Persone maggiorenni che non commettono nessun reato possono incontrarsi dove e quando vogliono, sta a loro scegliere i luoghi e i tempi che ritengono più adeguati. E ciò niente ha in comune con prostituzione e pedofilia.
Come successo già in altre occasioni, Arcigay è a fianco di chi combatte la pedofilia e la prostituzione di strada, in particolare quella minorile. Ma condanna in modo più assoluto il tentativo di abbinare le persone omosessuali a questi fenomeni, che stanno diventando un problema serio della nostra società tutta — certo non una piaga da collegare solo ai gay, come cerca di fare qualcuno!
Bert D'Arragon
Presidente Arcigay Toscana