Se qualcuno avesse bisogno di ulteriori dimostrazioni di quanto sia omofobo e discriminatorio l’atteggiamento della cosiddetta Casa delle Libertà, si possono leggere i circa 2000 emendamenti presentati dal centro destra nel Comitato ristretto della Commissione Giustizia del Senato alla proposta di legge dei CUS (Contratti di Unione Solidale). Di questi ben 1350 sono stati presentati dalla senatrice di Forza Italia Laura Bianconi, alla faccia del tanto proclamato "partito delle libertà".
Lega e UdC attendono invece che il testo venga portato in aula, dopo essere stato licenziato dalla commissione, per poter dare dimostrazione che su questa proposta di legge non esista una maggioranza. Se su un provvedimento come i CUS, che noi giudichiamo timido, lacunoso, non in grado di riconoscere l’equiparazione tra tutte e tutti i cittadini, incapace di dare dignità alle persone lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transgender), si concentra la violenza ideologica della destra italiana vuol dire che questo paese è rappresentato da una classe politica spaventosamente omofobica ed auto referenziale.
Non paga di tutto ciò la destra ha oggi annunciato in Commissione Giustizia della Camera che attuerà forme di ostruzionismo per non far passare lo stralcio del pacchetto antiviolenza, che riguarda l’estensione della Legge Mancino sui delitti d’odio, anche per orientamento sessuale ed identità di genere. E' evidente che il cambio di atteggiamento rispetto a pochi giorni fa, significa che da Oltre Tevere è arrivato l'aut aut.
Questa sedicente Casa delle “proprie” Libertà, oltre a non voler riconoscere le famiglie conviventi ed omosessuali, si adopera affinché non siano messe in campo le misure necessarie per contrastare l’omofobia, la lesbofobia e la transfobia rendendosi politicamente complice dell’ondata di violenze e atti di intimidazione che negli ultimi mesi si è abbattuta sul popolo e sulle sedi delle rappresentanze associative del movimento lgbt.
Sappiano tutti i partiti, anche quei pezzi del centro sinistra che condividono il razzismo omofobico della destra, che nonostante il tentativo in atto di mettere il silenziatore sulle grandi manifestazioni ed iniziative del movimento lgbt, proseguiremo con fermezza dentro la società, la nostra azione di contrasto nei confronti della nuova cultura dell’esclusione, della violenza razzista, xenofoba, omofoba, che si vuole alimentare per ristabilire un ordine antico, quello del dominio sui corpi e le vite, prima di tutto sulle donne e sulle persone lgbt.
Aurelio Mancuso
presidente nazionale Arcigay