Caminito

  

COMPAGNIA TEATROZETA TODI ARTE FESTIVAL 2005

MANUELE MORGESE in

CAMINITO

(UNA VITA NEL REGNO DELLE FATE)

Uno spettacolo scritto e diretto da RICCARDO REIM

Musiche originali MASSIMO BIZZARRI

Impianto scenico FRANCO TROIANI

Costumi GIANLUCA FALASCHI

Aiuto regia MARIANNA DE LELLIS

CAMINITO prende liberamente spunto da una storia autentica, che l’autore raccolse nel 2001, includendola nel libro-inchiesta Pornocuore curato a quattro mani con Antonio Veneziani. Storia di emarginazione, di violenza, di dolore, ma anche di una follia che tocca i confini della più surreale e atroce comicità, CAMINITO fruga con cruda spietatezza nelle pieghe più riposte di ciò che è stato chiamato il “delirio urbano”, nell’oscuro sottobosco di quelli che qualcuno definisce sbrigativamente “i nostri selvaggi”.

Gennaro N., detto – o meglio, detta – ‘Caminito’ da quando ha deciso una volta per tutte di “manifestare apertamente la propria femminilità prigioniera”, tenta, in un momento di disperazione, di cambiare sesso operandosi in casa con mezzi propri, cercando di eliminare, in attesa di potersi permettere il resto, almeno la parte più “vistosa” della sua virilità… Salvato in extremis, non demorde neppure per un attimo dai suoi propositi, e dopo essere caduto in preda a una squassante “crisi mistica”, torna alla vita e alla gioia quando finalmente trova lavoro come “public relation” in una scalcinata “dark room” dei Quartieri Spagnoli.

Infatti, al di là di tutte le aspettative, quella che doveva essere soltanto una soluzione di sopravvivenza diviene il sorprendente realizzarsi di un sogno: quasi per incanto, ogni suo desiderio sembra trasformarsi in realtà, lo squallore circostante cede pian piano il passo a un magico mondo di fiaba… Caminito, novella fenice, muore e rinasce sbocciando ai raggi della speranza e dell’amore, fata in un mondo di fate, seducente sirena dalle irresistibili malie, cortigiana e avventuriera senza scrupoli, enigmatica danzatrice di tango protagonista di fatali passioni…

Riccardo Reim (non nuovo, nella sua scrittura, a una dimensione partenopea) traccia, con l’aiuto di Manuele Morgese, un inquietante e impietoso ritratto che, in filigrana, ci pone di fronte, tra l’altro, a quello che forse è il più grave problema del nostro tempo: il disperante (e disperato) degrado – probabilmente irreversibile – delle cose e dei sentimenti.

Accolto dal pubblico e dalla critica nazionale con grande entusiasmo, Caminito ha debuttato il 23 luglio 2005 al Todi Arte Festival. Successivamente ha partecipato alla rassegna Nuova drammaturgia nuova a L’Aquila e alla rassegna Scene d’autunno a Teramo. A Roma Caminito ha aperto la stagione del Teatro dell’Orologio, riscotendo per un mese nuovi consensi degli addetti ai lavori e del pubblico.

SI RACCOMANDA LA VISIONE DELLO SPETTACOLO AL SOLO PUBBLICO ADULTO.

INFO

ASSOCIAZIONE CULTURALE TEATROZETA

[email protected]

www.teatripossibili.it


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