Petizione per la depenalizzazione dell’omosessualità in Marocco

  

Human Rights Watch (HRW), con base a New York, e l’Associazione Marocchina per i diritti dell’uomo (AMDH) chiedono al governo marocchino "di abrogare la legge che condanna alla prigione gli atti omosessuali liberamente consentiti".

Le due ONG "lanciano una petizione per la soppressione dell’articolo 489 del codice penale e chiedono la liberazione delle sei persone condannate alla prigione a causa di questa legge".

HRW e AMDH invitano a "firmare questa petizione in tutto il mondo", inviando un’email con il proprio nome e il proprio paese di origine all’indirizzo [email protected], o visitando queste pagine:

http://hrw.org/french/docs/2008/02/15/morocc18079.htm

http://www.amdh.org.ma/

L’articolo 489 condanna da sei mesi a tre anni di prigione e ad una multa in denaro tutte le persone colpevoli di aver commesso un atto omosessuale. A dicembre, la giustizia marocchina aveva condannato a pene che vanno dai quatto ai dieci mesi di prigione sei imputati di omosessualità a causa di una festa privata a Ksar El Kebir (nel nord) che la stampa ha chiarito essere una festa per un "matrimonio gay".

La polizia li aveva arrestati a novembre, dopo la diffusione su internet di un video che mostrava una festa privata nella città. Qualche giorno dopo, una manifestazione di protesta contro l’omosessualità a cui aveva partecipato numerosi militanti islamici aveva portato a degli scontri con le forze dell’ordine e al saccheggio di una gioielleria che si supponeva appartenesse a uno dei partecipanti alla festa, oltre che dell’abitazione del suo organizzatore.

Il 17 febbraio gli islamici del Parito della Giustizia e dello Sviluppo (PJD) hanno lanciato, a partire da questa città di 100 mila abitanti in cui sono al potere, una "campagna di valori e di moralità" che dovrebbe diffondersi in tutte le città del paese.


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