Ancora violazioni omofobe in Iran

  

I gruppi per i diritti umani riportano che altri 30 giovani sono stati arrestati con accuse di corruzione morale in una città del nord Iran.

Human Rights Watch riporta che gli uomini sono stati fermati a fine febbraio e sono stati detenuti per 4 settimane, senza accuse formali e senza poter ricorrere ad un avvocato. Gli uomini sono accusati di condotta omosessuale e di altre accuse morali minori. Sono stati sottoposti a visite mediche per trovare "evidenze" di omosessualità. "La linea repressiva con cui la polizia di stato iraniana controlla il modo di vestire, di comportarsi e le vite affettive della gente, viola ogni diritto umano" dice il portavoce di Human Rights Watch.

Nel maggio 2007 la polizia ha fermato 87 soggetti tra cui 4 donne e li ha condotti in piazza dove sono stati frustati a sangue. Altri 24, nel giugno 2007, sempre per comportamenti immorali sono stati condannati da un tribunale a 80 frustate e multe fino a 5000 dollari americani (cifra inaffrontabile per la gente iraniana). L’omosessualità femminile è punita con la condanna a morte se provata da 4 uomini "d’onore". Ultimamente, per non incorrere nelle proteste della comunità internazionale, l’Iran esegue le condanne a morte per omosessualità facendo passare i condannati come colpevoli di altri reati. Questo ha portato di recente ad uno scontro tra le associazioni per i diritti civili e il Foreign Office britannico, che ufficialmente appoggia la versione iraniana.


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