Bertinotti, Boselli, Ferrero primi firmatari Patto con Arcigay

  

Tra i sottoscrittori, oltre ai candidati lgbt, (Grillini, De Simone, Luxuria, Silvestri, Concia, Benedino, Soggia), anche Angelo Bonelli, Titti Di Salvo, Lidia Menapace, Paola Balducci, Gianfranco Amendola, Roberto della Seta, Anna Donati, Antonio Boccuzzi, Magda Negri.

Entro questa settimana si concluderà la raccolta di sottoscrizione al Patto proposto da Arcigay ai candidati alle elezioni politiche in posizione eleggibile. Si tratta di un documento che ricalca la piattaforma rivendicativa del movimento lgbt italiano approvata in occasione per Pride dell’anno scorso.

I nove punti proposti prevedono di garantire «alle coppie dello stesso sesso parità di diritti rispetto alle coppie ed alle famiglie tradizionali, con  il  sostegno  della parità dei diritti, attraverso l’estensione del matrimonio civile o istituto equivalente." Il documento inoltre precisa che "Nel rispetto delle differenti modalità di legami sentimentali, ed in linea con ciò che è avvenuto in Europa è  inoltre necessaria la creazione di istituti differenti e distinti dal matrimonio che prevedano il riconoscimento giuridico pubblico delle unioni civili".

Il patto sottoscritto richiede inoltre, un’ apposita legge sul tema della responsabilità genitoriale dei partner di fatto, anche dello stesso sesso, nell’interesse delle migliaia di figli di lesbiche e gay presenti nel paese; una legge contro ogni forma di discriminazione per orientamento sessuale ed identità di genere.

Altri punti qualificanti della piattaforma la richiesta di revisione della legge 164 del 1982 sul cambiamento di sesso, per consentire il cambio anagrafico di nome proprio e identificativo di genere senza l’obbligo di intervento chirurgico genitale, la gratuità delle terapie necessarie alla transizione di genere e che si affronti il tema dell’intersessualismo; la profonda modifica della legge 40 sulla fecondazione medicalmente assistita.

Tutti i sottoscrittori si sono, infine, impegnati a far parte di un Coordinamento Intergruppo sulle tematiche lgbt in stretto rapporto con Arcigay.

Vorremmo infine commentare la curiosa presa di posizione dei Radicali Italiani che non intendono firmare il patto da noi proposto perché non usi a sottoscrivere documenti provenienti da associazioni o gruppi sociali. Questa improvvisa e prudenziale posizione ci sembra un stonata, comunque confidiamo che in futuro, al di la delle altre collocazioni delle liste radicali nelle liste elettorali, i deputati pannelliani siano protagonisti delle battaglie civili e di libertà del movimento lgbt italiano.

L’elenco completo delle adesioni è pubblicato sul sito

https://www.arcigay.it/candidati-e-candidate-da-votare-2008

Aurelio Mancuso
presidente nazionale Arcigay


  •