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Si conclude in queste ore la raccolta di sottoscrizione al Patto proposto da Arcigay ai candidati alle elezioni politiche in posizione eleggibile.
Si tratta di un documento che ricalca la piattaforma rivendicativa del movimento lgbt italiano approvata in occasione per Pride dell’anno scorso.
E’ molto importante che il patto sia stato sottoscritto da esponenti di tutta la sinistra e del centro sinistra, a riprova che i nostri temi sono considerati importanti da un vasto schieramento di personalità.
I nove punti proposti prevedono di garantire "alle coppie dello stesso sesso parità di diritti rispetto alle coppie ed alle famiglie tradizionali, con il sostegno della parità dei diritti, attraverso l’estensione del matrimonio civile o istituto equivalente."
Il documento inoltre precisa che "Nel rispetto delle differenti modalità di legami sentimentali, ed in linea con ciò che è avvenuto in Europa è inoltre necessaria la creazione di istituti differenti e distinti dal matrimonio che prevedano il riconoscimento giuridico pubblico delle unioni civili".
Il patto sottoscritto richiede inoltre, un’ apposita legge sul tema della responsabilità genitoriale dei partner di fatto, anche dello stesso sesso, nell’interesse delle migliaia di figli di lesbiche e gay presenti nel paese; una legge contro ogni forma di discriminazione per orientamento sessuale ed identità di genere.
Altri punti qualificanti della piattaforma la richiesta di revisione della legge 164 del 1982 sul cambiamento di sesso, per consentire il cambio anagrafico di nome proprio e identificativo di genere senza l’obbligo di intervento chirurgico genitale, la gratuità delle terapie necessarie alla transizione di genere e che si affronti il tema dell’intersessualismo; la profonda modifica della legge 40 sulla fecondazione medicalmente assistita.
Tutti i sottoscrittori si sono, infine, impegnati a far parte di un Coordinamento Intergruppo sulle tematiche lgbt in stretto rapporto con Arcigay. Visto che in queste ore continuano ad arrivare adesioni è ragionevole ipotizzare la nascita nel prossimo Parlamento di un intergruppo composto almeno da un centinaio di deputati e senatori.
Tra i sottoscrittori del patto con Arcigay, oltre ai candidati lgbt, (Grillini, De Simone, Luxuria, Silvestri, Concia, Benedino, Soggia, Hutter, Scalfarotto, Omero), hanno firmato Fausto Bertinotti, Enrico Boselli, Paolo Ferrero, Gianni Cuperlo, Paolo Nanni, Angelo Bonelli, Titti Di Salvo, Lidia Menapace, Paola Balducci, Gianfranco Amendola, Anna Donati, Antonio Boccuzzi, Magda Negri, Grazia Francescato, Gennaro Migliore, Katia Zanotti, Maria Luisa Boccia, Roberto Della Seta, Paolo Brutti, Alba Sasso.
Aurelio Mancuso
Presidente nazionale Arcigay