Le risposte di Moratti e Cofferati

  

COMUNICATO STAMPA ARCIGAY – 7 maggio 2008

MILANO. ARCIGAY: LETIZIA NON PRENDERE IMPEGNI PER IL 7 GIUGNO

"La Moratti vuole sicuramente scherzare perché cos’altro avremmo fatto ieri se non invitarla ufficialmente, seppur a mezzo stampa, a partecipare al Pride?". Sorride Aurelio Mancuso nell’apprendere le posizioni del primo cittadino meneghino secondo cui ella non sarebbe ancora stata invitata ufficialmente a partecipare al Gay Pride di Milano.

"Ci fa comunque piacere – ha proseguito Mancuso – sapere che il sindaco la pensa come la pensa riguardo al rispetto da attribuire alla comunità omosessuale in quanto la comunità lgbt non "è diversa". Comunque nei prossimi giorni ci attrezzeremo perché, nell’ufficio del sindaco a Palazzo Marino, venga recapitata una coloratissima busta arcobaleno con dentro l’invito su cartoncino alla partecipazione della Moratti al Gay Pride di Milano".

A Letizia Moratti il presidente dell’Arcigay di Milano Cig Paolo Ferigo manda a dire sornione: "Letizia non prendere impegni per il 7 giugno"

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COMUNICATO STAMPA COMITATO BOLOGNAPRIDE – 6 maggio 2008

Bologna accoglie il Pride. Alemanno nega il proprio appoggio, Cofferati apre le porte di Palazzo D’Accursio al Gay Pride

Il primo cittadino di Bologna apre le porte di Palazzo D’Accursio agli organizzatori del Pride. Arriva nel pomeriggio del 6 maggio l’invito ai rappresentanti del Bologna Pride 2008, manifestazione nazionale che si terrà a Bologna il 28 giugno.

Il testo dell’invito fatto pervenire dal sindaco di Bologna Sergio Cofferati ai Portavoce del Comitato Bologna Pride (Paola Brandolini, Marcella Di Folco, Emiliano Zaino): "è mio desiderio incontrarVi presso la Residenza Comunale per condividere, nello spirito della stessa manifestazione, le eventuali azioni utili a realizzare l’obiettivo di assicurare i diritti fondamentali della persona e di contrastare pregiudizi e discriminazioni verso le persone gay, lesbiche e transessuali".

Grande entusiasmo e soddisfazione nella dichiarazione congiunta che rilasciano i portavoce del Pride Nazionale: "Bologna conferma ancora una volta il proprio ruolo di primo piano rispetto a quella che è la storia del movimento omosessuale e transessuale. Dall’Amministrazione bolognese un gesto evidente di grande valore istituzionale. Un gesto di grande riconoscibilità sociale verso una manifestazione che è soprattutto occasione di dibattito pubblico per ribadire la necessità di provvedimenti legislativi che assicurino l’attuazione di un primario diritto: l’uguaglianza e la tutela di tutti i cittadini.

In questo momento storico il Pride Nazionale è caricato di un significato ulteriore proveniente dall’ esito delle urne, la manifestazione infatti chiama direttamente in causa i nuovi assetti politici affinchè le istituzioni si pronuncino su temi rispetto ai quali l’Italia ancora aggi, contrariamente a quanto già avvenuto da tempo nelle principali democrazie europee, fatica a prendere una soluzione.

Accogliamo dunque con grande soddisfazione l’impegno che l’amministrazione di Bologna sta proferendo per essere piattaforma da cui rilanciare, assieme a tutte le forze laiche e progressiste,il confronto su diritti civili e libertà sul piano nazionale".


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