Chiara Atzori, infettivologa presso l’ospedale Sacco di Milano ha recentemente teorizzato, in una trasmissione che conduce su Radio Maria, un collegamento fra la "normalizzazione", cioè l’accettazione sociale, dell’omosessualità e la diffusione delle malattie a trasmissione sessuale.
La recente Conferenza mondiale sull’AIDS di Città del Messico a cui hanno partecipato oltre 22.000 persone fra scienziati, esperti del settore e operatori in campo sanitario, si è caratterizzata proprio per l’affermazione della tesi contraria: l’abbattimento delle discriminazioni è fondamentale per la battaglia contro l’HIV.
Proprio in quest’ottica Ban Ki-Moon, Segretario generale delle Nazioni Unite, nel discorso introduttivo alla Conferenza ha affermato: "Chiedo a tutti i paesi di essere all’altezza degli impegni che hanno preso per mettere in atto e far rispettare norme che pongano fuorilegge le discriminazioni contro le persone che vivono con l’HIV e i componenti di gruppi vulnerabili. Chiedo loro di seguire il coraggioso esempio del Messico e approvare leggi contro l’omofobia".
"Conosciamo bene le tesi sostenute da Chiara Atzori – dichiara Aurelio Mancuso, Presidente nazionale di Arcigay – che è nel nostro paese una delle principali sostenitrici della teoria riparativa dell’omosessualità, ovvero della guarigione dall’essere gay. I pregiudizi morali non dovrebbero mai offuscare la visione scientifica della realtà che si nutre di studi, ricerche e dati di fatto e non di convinzioni ideologiche e confessionali che impongono un sistema di valori discriminatorio".
"Abbiamo formalmente scritto – dichiara Paolo Patanè, responsabile salute di Arcigay – a tutti i soggetti interessati: alla direzione dell’Ospedale Luigi Sacco, gli Assessori regionali, provinciali e comunali competenti, ai Presidenti nazionale e provinciale dell’Ordine dei medici per ottenere una chiara presa di posizione su queste tematiche tanto delicate che riguardano la correttezza scientifica e la deontologia professionale".
"Le parole della Atzori sono inaccettabili, omofobe e prive di ogni valore scientifico. Come comunità LGBT milanese ci sentiamo offesi da queste tesi – sostiene Paolo Ferigo, presidente del CIG Arcigay Milano – e reagiremo manifestando il nostro dissenso con un presidio che si terrà
sabato prossimo 11 Ottobre 2008
alle ore 11.00
davanti ai cancelli dell’Ospedale Sacco
in via Giovanni Battista Grassi 74 – MILANO
E’ in gioco la nostra dignità, che non può essere messa in discussione da tesi ideologiche, false e fuorvianti".
Per adesioni:
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