Il pugile e la ballerina

  

IL PUGILE E LA BALLERINA
un film di FRANCESCO SURIANO
con Marcello Mazarella, Enzo Mazzarella, Fabio Mattei, Peppino Mazzotta

DAL 7 NOVEMBRE AL FILMSTUDIO DI ROMA

TRAILER DEL FILM
http://www.youtube.com/watch?v=fk45WWZ10FE 

Enzo e Fabio vivono insieme a Roma e sono una strana coppia. Enzo è un grande esperto e mercante d’arte del Novecento. Fabio è un pugile la cui carriera sportiva tende al fallimento. Enzo è omosessuale. Fabio non lo è per niente. Si rispettano a vicenda ma la tensione non manca.

E’ la storia di tre anni di amore unilaterale, senza speranza. Nel racconto il prima e il dopo si confondono e si sovrappongono come se la storia cercasse strade capaci di districare le ragioni di questo amore impossibile.

Anche Osho e Carletto sono una strana coppia: passano le giornate facendo piccole truffe, fingendosi poliziotti. Ma Osho prevale su Carletto e il loro è un rapporto di irrisolta sopraffazione. Le due coppie vivono una vita parallela fatta di incomprensione e violenza. Sono infelici, vittime della loro solitudine maschile.

Questa storia ha come sfondo il dualismo tra finzione e realtà. La storia delle due "coppie", il gallerista con il pugile, e il poliziotto giovane con quello con più esperienza, ha proprio in sé questa sostanza: la coppia di Enzo e Fabio che sembra una storia di finzione è invece una storia vera, ovviamente trasposta cinematograficamente ed è interpretata da due non attori che sono i veri Enzo e Fabio. La coppia dei due poliziotti corrotti, è invece una storia di fantasia, interpretata da due bravi attori (Marcello Mazzarella e Peppino Mazzotta) con esperienze cinematografiche e teatrali. Anche il resto del cast artistico è composto da attori che provengono per la maggior parte dal teatro (Francesca Benedetti, Moira Grassi, Crescenza Guarnieri, Arturo Cirillo, Sarà Bertelà, Raffaella Lebboroni), i quali sono riusciti ad amalgamare, con la loro interpretazione, i due non attori a una realtà cinematografica.
Il film ha due tempi narrativi: le ultime ventiquattr’ore del rapporto tra Enzo e Fabio, in cui è inscritta anche la fine della storia tra Osho e Carletto e il recente passato di Enzo e Fabio. La fotografia del film vuole sottolineare i due tempi narrativi: il presente desaturato, grigio, come i sampietrini del centro di Roma, e il passato con un colore più saturo più solare come l’inizio della storia fra Enzo, la ballerina e Fabio, il pugile.
Il film è stato girato in alta definizione.

Francesco Suriano


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