Caro Walter,
ti ringraziamo per aver voluto rispondere alla lettera aperta inviata qualche giorno fa dove chiedevamo un chiaro pronunciamento del PD sull’omofobia come tema all’attenzione della manifestazione nazionale del 25 ottobre.
La tua risposta di oggi è importante ed impegnativa per il più grande partito dell’opposizione italiana.
È necessario in questa fase della storia italiana essere consapevoli che la crisi economica acuisce un senso di paura e di sfiducia nel futuro assai diffusi che rende nei fatti milioni di cittadini insicuri, incerti e quindi, anche facile preda di ondate d’odio verso chi si ritiene diverso, fuori dalle norme di una società fintamente omogenea.
Come Arcigay, riteniamo indispensabile che nella società italiana si recuperi un rapporto diretto con ampi strati della popolazione che ritengono urgente un impegno nuovo che colleghi difesa ed estensione dei diritti sociali con la promozione di una ampia stagione di diritti civili e di libertà.
Siamo, quindi, contenti che il nostro appello, prontamente rilanciato da moltissimi esponenti politici ed intelletuali del tuo partito, consentirà ai tanti gay e alle tante lesbiche che parteciperanno alla manifestazione di sabato, di sentirsi parte di un progetto inclusivo e rispettoso delle loro legittime e non più procastinabili rivendicazioni.
Arcigay, soggetto politico e sociale autonomo, dà voce alle istanze concrete delle persone gay e lesbiche italiane, conferma che ogni impegno concreto da parte delle istituzioni e delle forze politiche per far avanzare la civiltà in questo paese, sconfiggendo ogni forma di razzismo, xenofobia, omofobia e transfobia, la troverà disponibile al confronto e alla collaborazione.
Sarebbe sperabile che questi valori fossero condivisi da tutte le forze politiche, e in questo senso Arcigay coerente con la sua mission è pronta a dialogare con tutti quei soggetti che si battono per il rispetto e il riconoscimento di tutele delle persone LGBT.
Un caro saluto,
Bologna, 23 ottobre 2008
Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay
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Caro Aurelio,
ti ringrazio della lettera aperta che mi hai scritto e che giustamente è sostenuta da tante voci autorevoli del Partito Democratico.
Come sai, il nostro impegno è per una società inclusiva, in cui davvero tutti i cittadini abbiano le stesse opportunità di realizzare i propri progetti di vita. I diritti dei cittadini gay lesbiche e transessuali sono in questo senso, fin dall’atto costitutivo del PD, parte integrante della nostra idea di società, della nostra visione della modernità.
Viviamo in un tempo difficile, cupo, in cui la paura del diverso, la paura di tutto ciò che non ci assomiglia, la paura ancestrale dell’ignoto, sembra essere l’elemento che caratterizza le relazioni umane. Nel nostro Paese, e più in generale nelle società occidentali.
La paura del diverso, ne abbiamo avuto di recente sin troppi esempi, colpisce in modo inaccettabile anche gli omosessuali.
E questo avviene mentre al contrario di quanto avviene in gran parte del resto d’Europa i cittadini omo e transessuali non hanno, in Italia, leggi di pari opportunità e non sono tutelati contro le discriminazioni e i reati d’odio.
Il Parlamento Europeo, da parte sua, da tempo ci indica che omofobia e transfobia sono reati d’odio analoghi al razzismo ed alla xenofobia.
Anche per questo il nostro impegno, mio e del Partito Democratico, è come sai quello di abbattere il pregiudizio e la discriminazione sostenendo l’intervento legislativo, di cui Paola Concia è relatrice, che vuole estendere la legge Mancino ai crimini di odio verso omo e transessuali.
Il rischio che va allontanato è che non si affermi, in Italia come ovunque, una gerarchia delle vittime, per cui qualcuno merita tutela e qualcuno no. Nessuno deve poter pensare di commettere violenze meno gravi perché indirizzate a vittime meno tutelate di altre.
Perché questo accada, non c’è dubbio che assumono grande importanza tutti nostri atti concreti e le nostre iniziative pubbliche che sono improntate ad un forte contrasto verso tutte le discriminazioni che indeboliscono la democrazia e la convivenza civile.
Un caro saluto
Roma, 23 ottobre 2008
Walter Veltroni, Segretario nazionale PD
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Arcigay: Lettera aperta a Walter Veltroni – 6 ottobre 2008
Caro Veltroni,
abbiamo letto che hai deciso di mettere al centro della manifestazione nazionale del 25 ottobre, i temi del razzismo e della xenofobia. Riteniamo questa decisione adeguata a rispondere al clima preoccupante che si è instaurato in questo paese, favorito tra l’altro irresponsabilmente da alcune forze politiche che alimentano paure e ingiustificati allarmi sociali.
Non ci si può adoperare per una società rispettosa delle differenze, delle minoranze, che tenga conto anche delle tragedie della storia, dimenticandosi che razzismo e xenofobia sono sempre andate a braccietto con l’omofobia.
Negli ultimi anni cittadine e cittadini rom, ebrei, gay, lesbiche, trans hanno subito violenze, aggressioni, discriminazioni, Dal 2006 ad oggi 42 sono le persone lgbt assassinate in Italia.
Ci attendiamo, quindi, dal tuo partito, come da tutti i partiti italiani, un segnale preciso e netto di forte condanna dell’omofobia e della transfobia, e un impegno concreto affinché sia finalmente estesa la legge Mancino sui reati d’odio anche per le persone lgbt.
Cordiali Saluti
Bologna, 6 ottobre 2008
Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay