Anch’io come te

  

SABATO 17 APRILE 2010 ore 21.00
Teatro comunale di Mordano
Via Sant’Eustachio, 22 MORDANO (BO)

S P A Z I   V U O T I
presenta
Anch’io come te
cinque sere in bilico tra lacrime e paillettes

di: Gianluca De Col
con: Sara Corso, Denis Michallet
Lorenzo Piccolo, Laura Pozone
regia: Marta Arosio

Biglietti
interi €10, ridotti €8 (tesserati Arcigay), € 6 (gruppi di 10 persone). Gratis: – 18 anni.
I biglietti saranno in vendita dalle ore 20.
Per prenotazioni: 348/2547882 (Sergio)

Un locale notturno. Una donna si innamora di un uomo. Un uomo si innamora di una donna.
Una cantante intrattiene i clienti. Il barista osserva. Ma…
La donna prima era un uomo. L’uomo prima era una donna. La cantante canta in playback. Il barista… lui è effettivamente un barista. Sono questi i personaggi che animano “Anch’io come te”, commedia brillante che ruota intorno ad equivoci e segreti. Una commedia di transizioni e mutamenti, di desiderio e identità.

Siamo alla ricerca di uno spettacolo che riesca a combinare la delicatezza di una storia d’amore con l’energia di un’atmosfera surreale e sopra le righe. E’ una commedia, non un documentario, eppure impone una verità scenica molto forte (una verità, prima di tutto, del sentire), elaborata a partire dal profondo lavoro degli attori sui personaggi.

Inoltre abbiamo scelto di lavorare – adeguando così al tema la struttura stessa dello spettacolo – su una mescolanza di generi teatrali: il dramma, il melodramma, la commedia, il cabaret, il musical. “Anch’io come te” è quindi uno spettacolo “transgender”: uno spettacolo che oscilla fra i generi.

il testo

Il testo ha come cuore una storia di difficile trasformazione di sé e come punto di partenza delle testimonianze reali, ma vola verso l’onirico, verso la commedia, ruotando intorno all’incontro improbabile (ma non impossibile) tra Alberto e Sofia, entrambi trans, rispettivamente ftm (femmina transizionato maschio) e mtf (maschio transizionato femmina). Tutta la storia è proiettata in una leggerezza che permette di affrontare temi delicati quali la ricerca di sé, dell’altro, dell’amore. Perché se è vero che parliamo di personaggi trans, il nostro desiderio è far sì che la storia si apra a tutti, che ogni spettatore possa identificarsi e immedesimarsi nell’azione. Il testo è costruito su una solida base ritmica, su un meccanismo teatrale incalzante: dialoghi serrati, alternanza tra comico e drammatico, molta musica e canzoni.

le tematiche

La tematica principale affrontata con questo lavoro è l’identità, come frutto di un percorso, di una trasformazione, di una transizione. Transizione è il termine medico che indica il percorso affrontato dal transessuale. Questa metamorfosi attraversata dall’uomo che diviene donna e dalla donna che diviene uomo è un’offerta totale del corpo per avere la sua guarigione, intesa come passaggio da una condizione di dolore ad una condizione di eliminazione o attenuazione del dolore. Il transessuale decostruisce la sua identità per costruirla, così come decostruisce e ricostruisce il proprio corpo, riconoscendo dentro di sé una natura contraria all’anatomia naturale; di qui un confine, un filo teso sul quale si muovono contemporaneamente due elementi in contrasto. Da questo filo teso ha preso le mosse il nostro lavoro attorale.

Inoltre, la storia d’amore tra una trans da maschile a femminile e un trans da femminile a maschile che si sviluppa nel nostro spettacolo è presupposto per affrontare (enfatizzandolo) il tema dell’amore come ricerca dell’anima gemella, della metà che ci completa.
l’allestimento

Il luogo in cui la nostra azione si svolge è un piccolo, accogliente locale notturno.
Un luogo dove si è in qualche modo protetti dalla realtà e dove può avvenire un incontro, dove può nascere l’amore. Un luogo che è anche uno spazio interiore, un cerchio protetto dove si custodiscono i desideri e i segreti. Di qui l’esigenza di tenersi in equilibrio tra una scena decisamente naturalista e una scena totalmente astratta: abbiamo scelto di mantenere un’ambiguità di fondo tra queste due possibilità, utilizzando elementi scenici che le comprendano entrambe. Il light design diventa più importante che mai: la luce fa inevitabilmente parte del gioco, trasformando volta volta la scena e riflettendosi in grandi quinte a specchio, che se da un lato evocano una possibile decorazione da locale, dall’altro diventano un vero e proprio oggetto simbolico che entra a far parte dell’azione.

S p a z i  V u o t i nasce nel 2006 dal bisogno di un gruppo di giovani di affrontare il teatro cercando un approccio originale, fondandosi sull’attore come primo creatore ed evocatore dello spazio scenico e facendo della contaminazione di linguaggi e della ricerca poetica parte imprescindibile del proprio percorso. Per questo abbiamo scelto di lavorare insieme pur essendo molto diversi gli uni dagli altri, per condividere, ciascuno a suo modo, una ricchezza, un’unicità. “Anch’io come te” è il secondo spettacolo del gruppo.

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L’anteprima di Verbania
Venerdì 21 novembre 2008
per la 1° volta a Verbania uno spettacolo teatrale sull’identità di genere

Comune di Verbania
in collaborazione con l’Associazione Arcigay Nuovi Colori, Verbania

presenta
Compagnia "Spazi Vuoti" – Milano
"Anch’io come te"
Commedia transgender: la delicatezza di una storia d’amore con l’energia di un’atmosfera surreale e sopra le righe.
di Gianluca De Col, con Sara Corso, Denis Michallet, Lorenzo
Piccolo, Laura Pozone, costumi Giuseppe Grazioli e Mr. Dalloway, scene
Lorenzo Piccolo e Angelo Tosi, trucco Carmen Piccinni, regia Marta
Arosio

Venerdì 21 Novembre, ore 21.00 Auditorium S. Anna, Verbania
Ingresso gratuito


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