Casserosalute.it

  

www.casserosalute.it è on line dal 1° dicembre 2008, il primo sito in Italia mirato al sostegno delle persone omosessuali sieropositive e alla diffusione del safer sex fra la popolazione gay.

L’iniziativa è de Il Cassero, Comitato Arcigay di Bologna, soggetto in prima linea contro la diffusione dell’HIV, le cui attività sono ampiamente riconosciute dalle altre realtà operanti sullo stesso fronte – prime fra tutte LILA e IDA – e dalle autorità sanitarie emiliano-romagnole, con le quali ha intessuto negli anni importanti collaborazioni.

Perché un sito?

"In base alla nostra esperienza la rete è il primo strumento a cui una persona che si è appena scoperta sieropositiva, o che ne abbia anche solo il sospetto, si rivolge. Panico e solitudine le emozioni dominanti – spiega Sandro Mattioli, responsabile salute di Arcigay Il Cassero e ideatore del progetto.

Alcuni mesi fa abbiamo aperto una mailing list (http://it.groups.yahoo.com/group/gay_sieropositivi) senza alcuna forma di sponsorizzazione in meno di due mesi abbiamo registrato più di trecento iscritti, questo ha sottolineato l’urgenza di un mezzo più efficace e soprattutto più mirato alle esigenze delle persone omosessuali".

Perché un sito esclusivamente per gay?

"I primi dati dell’Istituto Superiore di Sanità sul 2007 rispondono alla domanda (vedi: http://www.ministerosalute.it/resources/static/primopiano/503/DATI_AIDS_ISS.pdf).

I casi di Aids fra gay sono passati dal 15% nel 97 al 22% nel 2007 e ancora oggi la gran parte degli omosessuali sieropositivi non è consapevole del proprio stato fino all’avvento dell’aids medesimo. Ancora troppo pochi fanno il test e ancora troppi sono i siero-ignoti. Poca, pochissima informazione è mirata esplicitamente a questo target. Durante l’ultima conferenza mondiale sull’Aids, a Città del Messico, il Segretario Generale dell’ONU, basandosi su diversi studi, ha sottolineato come dove è forte la criminalizzazione dell’omosessualità l’HIV prospera indisturbato. In Italia questo sito è il primo nel suo genere, nel resto d’Europa ne esistono diversi esempi".

Il sito, grafica lineare e iconografia rassicurante, è costruito su tre sezioni principali che verranno incrementate nel tempo:
– HIV+
– SESSO E SALUTE
– BLOG

La prima sezione del sito, HIV+, mira soprattutto a dare risposte concrete alla domanda ‘E ora?’ di chi si scopre sieropositivo. A chi rivolgersi, le fasi della cura, testimonianze, ma anche dieta consigliata e tecniche di rilassamento, alcune delle sottosezioni. Il tutto attraverso un linguaggio chiaro e diretto mirato a fornire una prima rete di supporto che accompagna l’utente nell’affrontare una seconda vita, quella da sieropositivo. Se ne illustrano i primi passi ed allo stesso tempo si sottolinea la globalità di una condizione non per questo priva di impegni, affetti, lavoro e dignità.

Il responsabile illustra così il progetto: "Con questo sito, le cui linee guida sono la semplicità e l’interattività, miriamo a dare risposte immediate attraverso un linguaggio diretto e il meno possibile ‘medicalizzato’. Molte sono infatti le informazioni più o meno precise rintracciabili su internet, la maggior parte delle quali comunque si fermano all’aspetto sanitario della prevenzione, spesso attraverso un linguaggio molto tecnico. Molto poco è dedicato a coloro che invece si ritrovano già in una condizione di sieropositività.

Inoltre l’interattività del sito, costruita sulla possibilità di lasciare commenti/domande e sull’utilizzo del ‘BLOG’, mira non solo a raccogliere feedback ma a creare una vera e propria community. Si vuole ovviare così alla condizione di marginalizzazione che scoprirsi sieropositivi spesso ingiustamente comporta. Grazie anche ai contributi che arriveranno direttamente dall’utenza miriamo ad integrare e sviluppare ulteriormente il sito nei prossimi mesi".

La sezione ‘SESSO E SALUTE’, anch’essa tutta al maschile e caratterizzata da un linguaggio diretto, mira a trattare i temi del sesso e della salute sessuale con naturalità e schiettezza.

"La sezione sul sesso e la salute sessuale, nasce per cercare di coniugare i due temi nella convinzione che c’è piacere anche nella prevenzione – spiega Sandro Mattioli –  Si può fare sesso divertendosi senza perdere d’occhio la prevenzione. Fare sesso più sicuro e soddisfacente non è una cosa complicata, basta seguire alcune semplici regole. Vorremmo tentare di privare il preservativo del marchio di ‘presidio medico chirurgico’ trasformandolo in strumento di piacere. Parlare di sessualità con schiettezza, evitando inutili taboo e falsi moralismi, è l’unico vero mezzo a nostra disposizione".

http://www.casserosalute.it/


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