L’angolo buio del cuore

  

Simona Cherubini
L’angolo buio del cuore
Edizioni Progetto Cultura
Collana Le scommesse
                              
Il libro

Una storia al maschile, troppo al maschile. Forse. Nessuno poteva raccontarla meglio di una donna. Perché è una storia d’amore. E di morte, ovviamente. Una discesa in un maelström sconosciuto ai più, dove i destini vengono agitati da forze che sembrano agire da sole, indifferenti alle volontà dei protagonisti, come antichi dèi.

Il primo passo segna tutti gli altri, in un’ineluttabilità che sovrasta e schiaccia le volontà dei protagonisti. L’amore, ma anche la passione e il coinvolgimento dei sensi, prende una strada inaspettata e vite che sembravano segnate dalla normalità diventano straordinarie, anche e soprattutto nel male. Un Male che è indifferente alla volontà di chi colpisce. E così, giorni destinati a una vita tranquilla tra campi e cavalli, lontano dalla “pazza folla”, diventano incubi neri, pozzi oscuri in cui personaggi che credevano se stessi normali scivolano e ogni tentativo di aggrapparsi alla realtà, o a ciò che credevano realtà, risulta vano. Fino alla morte, fino al delitto.

Un noir, quindi, e come ogni autentico e grande noir intriso di empatia per l’assassino, del quale ci fa capire le ragioni più nascoste che lo hanno portato a uccidere.

Ci voleva una donna per raccontare questa storia maledetta di amore al maschile. Una donna che, forse, non ha inventato niente, o ha inventato molto poco. Una donna che ha empatia per chi è stato colpito da un amore diverso, troppo diverso. E il delitto è solo una lente d’ingrandimento che fa vedere che confini imprevedibili può avere l’amore.  

Mario Spezi
 
L’ autrice


Simona Cherubini ha 35 anni. Vive e lavora a Firenze dove conduce una vita che lei definisce “meravigliosamente” normale. Di sé dice che non ha mai fatto nulla davvero bene, se non vivere, e che il suo più grande “vizio” è lasciarsi travolgere dai grandi voli pindarici della scrittura. L’angolo buio del cuore è il suo esordio letterario.

Incipit

Prologo
Un pezzettino di blu, una nuvola e ogni tanto un aereo che lasciava una scia di fumo bianco dietro di sé: questo era tutto ciò che riusciva a vedere dalla finestra della sua “gattabuia” come la chiamava nelle sue lunghe lettere a Lapo. Era su quell’aereo che avrebbe voluto essere, mentre quella scia si portava dietro l’ultimo desiderio inespresso perché lui, come uomo, non aveva neanche più la possibilità di desiderare. Ogni tanto si voltava a guardare il suo compagno di cella e si sorprendeva a pensare che il mondo era per tutti uguale eppure così diverso se lo si guardava con occhi differenti: il suo compagno di cella aveva ucciso per soldi, lui per amore… ma, agli occhi della gente, tutti e due erano comunque assassini…


  •