L’Europa fa luce sull’omofobia in Italia

  

È stato lanciato oggi dall’Agenzia UE per I Diritti Fondamentali (FRA) il Report sulla situazione sociale e legale delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender in Europa.
 
“Questo studio conferma la situazione preoccupante rispetto ai crimini di odio nel confronti delle persone LGBT con un particolare riferimento al bullismo nelle scuole e nelle istituzioni educative, luoghi fondamentali di formazione dell’individuo e della cittadinanza.” – dichiara Helen Ibry, responsabile ArciLesbica per le Questioni Internazionali

“Il report è limpido nel descrivere la situazione del nostro Paese” – racconta Rebecca Zini, responsabile Esteri di Arcigay – “leggendo le oltre 150 pagine di analisi, l’Italia si conferma come un paese in cui le richieste per rafforzare i diritti LGBT sono state e sono tuttora sistematicamente ignorate dai politici.

“Le Istituzioni europee dicono inoltre in maniera chiara quello che noi denunciamo da anni: che è in corso un sistematico attacco alla nostra dignità da parte delle gerarchie cattoliche e di gruppi integralisti religiosi” – aggiunge Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay – “Sul report si legge proprio che la chiesa cattolica è un attore politico chiave nell’ostacolare il raggiungimento dei diritti per le persone LGBT”.

“Ci auguriamo che le istituzioni italiane agiscano affinché l’omofobia, la lesbofobia e la transfobia, diventino solo un brutto ricordo” – conclude Ibry – “incentivando progetti educativi e l’approvazione di leggi contro le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale, già presente in 15 paesi UE.”

Questa seconda parte del report è dedicata in particolare alla situazione sociale nei 27 Paesi UE. Riguardo l’Italia si legge che molte persone LGBT dichiarano di avere tuttora molta paura a rivelare il proprio orientamento sessuale all’interno della propria famiglia. La famiglia è vissuta ancora come un elemento centrale per molti cittadini italiani e la paura di un rifiuto o di essere  allontanati spinge molti di loro ad una scelta di invisibilità. Vi sono stati casi di persone che hanno commesso il suicidio a causa della stigmatizzazione che in molti ambienti, particolarmente quello scolastico, è ancora presente nei confronti dell’omosessualità. Molte persone LGBT affermano di non sentirsi tutelate in quanto coppia. Molti sono stati i casi di accesso negato alle informazioni sullo stato di salute del partner.

Il report completo da oggi è scaricabile da:
http://fra.europa.eu

La prima parte, pubblicata nel giugno 2008 è visionabile sul sito:
www.fra.europa.eu/fraWebsite/products/publications_report/pub_cr_homophobia_0608_en.htm
 


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