Kerschbaumer: «Da Golser parole sorprendenti»

  

BOLZANO/BOZEN — «Sono sorpreso e contento ». Il presidente dell’associazione Arcigay «Centaurus», Waldermar Kerschbaumer accoglie con entusiasmo l’apertura del vescovo diocesano Karl Golser sulle coppie omosessuali nell’intervista alla rivista «Jesus».

Golser aveva detto che «c’è differenza tra l’unione maschio-femmina, da cui nascono dei figli, e il rapporto tra persone di uno stesso sesso, le quali avranno sicuramente bisogno di una qualche tutela giuridica, che però non può essere definita matrimonio. Penso a un tipo di tutela individuale riguardo l’eredità, la visita ai malati, la casa».

Kerschbaumer, molti si dicono favorevolmente stupiti dalle parole di Golser.
«Anche io, anche se in un certo senso ero preparato. Avevo già sentito Karl Golser dire queste cose, un paio di anni fa e sono felice che lo abbia fatto anche ora da vescovo».

In che occasione era stato?
«Ero stato invitato a Rai Sender Bozen per un dibattito dopo che avevo dichiarato di voler sposare il mio compagno. Quando mi dissero che ci sarebbe stato anche un sacerdote non ero molto contento, ma mi sbagliavo. Insieme a lui c’erano gli Svp Oskar Peterlini e Julia Unterberger, oltre ad Hans Heiss dei Verdi. Fu quella volta che Golser disse quelle cose molto interessanti. Ricordo che era molto più aperto di Peterlini. Non c’era proprio paragone».

Allora ritiene importante che sia stato scelto lui come vescovo.
«In un certo senso sì. A Roma sapevano chi stavano eleggendo. Ma diciamo anche che appena diventato vescovo Golser ha concesso un’intervista al settimanale Ff. In quell’occasione gli fu fatta la domanda sulle dichiarazioni a Sender Bozen e rispose in modo molto evasivo. Il giornalista fece notare che il vescovo Golser non poteva ripetere quello che aveva detto il "teologo" Golser. Ricordo che dopo aver letto quella intervista ero deluso e pensai che anche lui si inchinava al silenzio romano. Evidentemente ha cambiato idea. Sono contento che lo abbia fatto subito».

Cosa le fa pensare questa sua evoluzione?
«Che questo pensiero ha raggiunto un livello un po’ più alto e questo è positivo. Spesso succede che in Italia siano persone di basso rango a prendere decisioni che fanno fare dei passi avanti alla società. I politici di solito frenano molto di più».

Questa tutela di cui parla Golser diventerà realtà un giorno?
«Spero proprio di sì. Proprio in occasione di quella trasmissione a Sender Bozen ricordai a Golser che in Sudafrica le coppie gay possono sposarsi e adottare figli già da anni. Come chiesi a lui, chiedo anche ora: qual è il Terzo mondo, quello oppure l’Italia?».


  •