Continua il viaggio attraverso alcune personalità che daranno il loro volto al Pride nazionale del 27 giugno. Dopo l’intervista a Francesco Serreli, presidente di Arcigay L’Approdo di Genova è la volta di Valerio Barbini, giovane attivista volontario dell’Arcigay di Genova. Alcune settimane fa gli è stato affidato l’incarico di segretario organizzativo del Pride nazionale 2009.
Lo abbiamo incontrato per raccogliere emozioni e novità dal Genova Pride, assieme a sua mamma Anna, che sfilerà con lui per le strade della città il 27 giugno. Valerio e Anna, figlio e madre, uniti per la medesima causa, ci hanno concesso un’intervista esclusiva.
1) Raccontateci qualcosa di voi, chi siete, cosa vi piace, cosa vi lega nella vostra famiglia e nell’attivismo…
Anna: “Mi chiamo Anna, sono una maestra elementare e ho due figli. Valerio mi ha detto di essere omosessuale quattro anni fa e da lì è iniziato un percorso, ho preso contatto con Agedo per chiedere ascolto e supporto, poi sono rimasta per la voglia di essere utile per altri genitori.
Valerio: “Ho 23 anni, studio scienze politiche, il legame con mia madre, così come con mio fratello, che verrà al pride con la sua ragazza, e con mio padre è, come tutti i legami familiari solidi, fatto delle piccole cose di tutti i giorni: la colazione insieme, il mio disordine per cui lei continua ad arrabbiarsi, dividere il divano la sera davanti alla TV quando siamo tutti a casa… l’attivismo si aggiunge a tutte queste cose.
2) È davvero molto emozionante vedere un ragazzo gay e sua madre battersi insieme per i diritti LGBT. Credete che sia ancora un fatto raro in Italia? Conoscete altre storie di famiglie accoglienti e libere a Genova?
Anna: “In questi anni ho conosciuto molte famiglie di ragazze e ragazzi omosessuali, e tra loro alcune hanno allacciato contatti con l’Agedo e vogliono impegnarsi per la difesa dei diritti civili, il Pride ha dato una scossa qui a Genova e da qualche mese c’è un gruppo di genitori con cui ci vediamo regolarmente.”
Valerio: “C’è stato anche un ragazzo che è arrivato per fare il volontario per il Pride dicendo: “So che mia madre è già venuta qualche volta e quindi volevo venire anche io a vedere cosa c’è da fare e dare una mano!”
3) Valerio, qual è il tuo percorso in Arcigay? E cosa consiste adesso il tuo lavoro di volontario per il Genova Pride?
Alle superiori ero impegnato nel sindacato studentesco, a 19 anni ho iniziato a frequentare Arcigay e pochi mesi dopo, con il mio coming out, forse anche perché facevo già attività politica in associazioni, è venuto naturale impegnarsi in Arcigay, adesso faccio parte del consiglio direttivo dell’Approdo, il Comitato Provinciale di Genova.
Il mio lavoro per il Genova Pride, insieme ad Alessandro, Lilia, Davide, Pamela e Alberto, le altre persone che lavorano ormai a tempo pieno per la riuscita del Pride nazionale, e molti altri volontari e volontarie è difficile da raccontare in breve, ci sono moltissimi eventi da organizzare da qui al 27, un giorno ci occupiamo di presentare libri, un altro bisogna seguire l’organizzazione di uno spettacolo teatrale, di un concerto o di un convegno. Nel frattempo bisogna tenere vivi i rapporti con le istituzioni e con la stampa, occuparsi di promuovere il Pride in giro per l’Italia, questo aspetto lo sta seguendo benissimo Stefano, un altro volontario, e adesso, visto che manca poco, organizzare gli arrivi e la manifestazione del 27 che conclude un anno di Pride ma è chiaramente il momento più importante.
4) Anna, come manifesterai il tuo orgoglio di mamma il 27 giugno?
Manifesterò il mio orgoglio partecipando al Genova Pride, il mio terzo Pride, insieme ai genitori di Agedo che arriveranno numerosi da tutta Italia per testimoniare con forza la bellezza delle nostre famiglie e il loro orgoglio di genitori… sperando di riuscire a fare almeno una parte del corteo insieme a Valerio, anche se sarà impegnatissimo.
5) Valerio, come vivi a Genova? Pensi che sia una città inclusiva? Quali sono le cose che ti piacciono di più nell’essere omosessuale nella tua città?
Io vivo benissimo a Genova, anche se credo di avere forse una situazione in qualche modo privilegiata, come dire, mia madre si sta facendo intervistare da Gay.tv :) !
Essendo comunque dichiarato ed esposto posso dire che Genova non è una città che discrimina, forse anche per la sua storia di città di mare che, con il porto e il commercio, si è sempre confrontata con le diversità.
Con il Pride nazionale Genova è stata messa alla prova e finora la risposta della città al Pride, da parte del Comune, come dei commercianti, come delle volontarie e dei volontari eterosessuali che stanno seguendo il Pride e lavorandoci insieme a noi mi fa pensare che se lo meritasse davvero.
6) Anna, cosa diresti alle altre mamme di ragazzi omosessuali che hanno paura nell’accettare l’omosessualità o la bisessualità dei propri figli?
Io direi loro che l’omofobia si può curare con una corretta informazione, che molti di noi hanno fatto questo percorso di crescita. Ciò può richiedere tempo ma con Agedo i genitori di persone LGBT sanno di non essere soli.
7) Valerio, cosa racconteresti della tua esperienza con tua mamma ad un ragazzo gay che invece ti dice che non vuole parlare di sé e dei suoi amori con i propri genitori?
L’esperienza del mio coming out, poi quei tanti piccoli momenti che credo mantengano vivo un rapporto familiare, per esempio le volte che i miei amici e le mie amiche vengono a cena da me e possiamo tranquillamente parlare delle nostre vite senza censure anche se i miei sono a casa e scherzare di tutto come facciamo tra noi, e l’emozione di averla a fianco ad un pride… chiaramente al corteo e non alla festa ;) !
8) Il Genova Pride ha come slogan “L’Italia che fa la differenza” e si sta proponendo come una grande manifestazione nazionale per la libertà di tutti e tutte. Anna, credi che saranno molti gli eterosessuali genovesi e liguri che raccoglieranno il messaggio e sfileranno assieme al movimento LGBT?
Spero di si. Tutte le volte che ho affrontato questo tema con amici e conoscenti ho trovato buona accoglienza e quando parlo del Pride molti mi dicono che ci saranno anche loro.
Forse alcune persone eterosessuali verranno spinte dalla curiosità; ma credo che torneranno a casa cambiate dentro e che il Pride le conquisterà come è successo a me.
9) Il Pride porterà nel mese di giugno a Genova un ricco programma che prevede ogni giorno appuntamenti culturali e di spettacolo in tutta la città, come non è mai successo. Valerio, c’è qualche evento che attendi con maggiore intensità e che ci consiglieresti?
Sicuramente il Genova Pride Village che aprirà il 13 giugno e accompagnerà la città al Pride. Inaugureremo tra gli altri con Arisa e con un’icona come Jo Squillo e animeremo la città per quindici giorni con concerti, tra cui il 24 quello di Dolcenera, talk show e spettacoli e si ballerà quasi tutte le sere. Anche su questo fronte ci saranno ospiti internazionali come John Biancale, Leandro Coppel. Vere “padrone di casa” saranno le nostre resident Drag Queen Agatha Hinmann e Victoria del Rio.
10) Anna e Valerio, fate un invito ai lettori di Gay.tv per partecipare alla manifestazione del 27 giugno o magari a dare il loro contributo come volontari a Genova.
Pensiamo che basti guardarci intorno, siamo rimasti il fanalino di coda d’Europa per quanto riguarda i diritti civili insieme alla Grecia. Venire al Pride di Genova significa rivendicare parità, uguaglianza e Diritti, significa far sentire la propria voce, dovremo essere tante e tanti perché c’è bisogno di fare la differenza.
Genova poi è una città bellissima e una città di mare, il 27 giugno sarà ancora più bella e divertente del solito, ideale per una vacanza in famiglia, il nostro invito quindi è di venirci anche con i parenti.
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