No all’omofobia, Padova indica la strada

  

di CLAUDIO BACCARIN
Chissà se piacerà al sottosegretario alla Famiglia, senatore Carlo Giovanardi (Pdl), la scelta di Palazzo Moroni, ufficializzata attraverso un manifesto con l’emblema del Comune, di aderire ufficialmente alla Giornata mondiale contro l’omofobia del 17 maggio.
Una decisione salutata con grande soddisfazione da Alessandro Zan (Sel), assessore municipale all’Ambiente, ad Agenda 21, alla Cooperazione internazionale e al Lavoro, che è pure leader di Arcigay Veneto. E’ dal 2007 che il 17 maggio di ogni anno si celebra la Giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia: si tratta di un momento di riflessione per denunciare ogni violenza fisica, morale o simbolica legata all’orientamento sessuale. Non a caso il manifesto di «Padova, città dei diritti» cita integralmente l’articolo 3 della Costituzione: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali». E’ stata scelta la data del 17 maggio perché si tratta della ricorrenza della rimozione dell’omosessualità, avvenuta nel 1990, dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale della malattie pubblicata dall’Oms.
La sera del 17 maggio, alle ore 21, al Piccolo Teatro Don Bosco, va in scena lo spettacolo realizzato da Arcigay Padova nell’ambito del laboratorio «Niente Paura-Progetto Teatro contro l’omofobia. La pièce, che si avvale di uno stanziamento del Comune, propone un viaggio «che racconta di desideri, fantasie, passioni, sullo sfondo di una quotidianità combattuta tra pluralità e omofobia». Gli interpreti dello spettacolo sono Marco Giacon, Luca Mistrello, Michelangelo Rossato, Carlo Francesco Salmaso (coordinatore), Laura Totano e Rebecca Zini. Il formatore è Mirco Trevisan. Se il manifesto del Comune è «politicamente corretto», sono invece destinati a far discutere quelli predisposti da Arcigay Italia, in collaborazione con altre 15 associazioni: sui poster una coppia di maschi e una di donne si baciano con trasporto. La campagna, che coinvolge 50 città capoluogo di provincia, prevede la diffusione di 15 mila manifesti, di 45 mila volantini e 8 mila locandine. Il 23 maggio verrà discussa alla Camera la legge contro l’omofobia.


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