Bacio collettivo al Pirellone bis E si mobilitano le coppie gay

  

Questa, forse, Roberto Formigoni proprio non se l’aspettava. Voleva aprire le porte del Pirellone bis a tutti gli innamorati per il giorno di San Valentino ma, adesso, la sua romantica proposta rischia di trasformarsi in un boomerang mediatico. Sulla Rete, infatti, si è scatenato il tam tam della comunità omosessuale che ha «sposato» l’invito del presidente della Regione. Ora il pericolo è l’imbarazzo di una «selezione all’ingresso» o, peggio ancora, di uno sgombero improvvisato. Trentanovesimo piano del palazzo Lombardia, oltre 160 metri di altezza: il belvedere «battezzato» da Dionigi Tettamanzi aprirà per la prima volta al pubblico, oggi, dalle 19 a mezzanotte, con tanto di musica dal vivo e fotografo dedicato. «Gli innamorati di ogni età sono tutti invitati per ammirare dall’alto lo spettacolo unico delle luci di Milano», l’auspicio lanciato dal governatore lombardo per mezzo di un videomessaggio pubblicato sul suo sito personale; «Ditevi di sì nel cielo di Milano», lo slogan a effetto scelto per l’evento. Ma Roberto Formigoni ha pronunciato anche la parola «tutti». E così il consigliere pd Giuseppe Civati, per primo, ha colto la palla al balzo. «E se per il San Valentino si presentassero nella sede più costosa della politica italiana, nella Regione più bacchettona d’Europa, gli amori non riconosciuti dalla legge? ha scritto sul suo blog . Tutti al 39esimo piano, tre metri sopra il pregiudizio». Una provocazione subito applaudita da Ivan Scalfarotto, vicepresidente del Pd, che ha allargato l’invito alle coppie lesbiche, gay, bisessuali e transgender, per «un San Valentino indimenticabile». La Lega Italiana nuove famiglie ha poi rilanciato, proponendo un «kiss in», un lungo bacio collettivo, a cui aderiranno anche Arcilesbica e l’Associazione radicale «Certi diritti»: «Un’occasione per combattere ogni forma di discriminazione», dicono. «Ci chiediamo se questo romantico appello s’interroga Chiara Cremonesi, capogruppo di Sel in consiglio regionale sia rivolto anche a chi vive il proprio amore senza riconoscimenti». Ora Formigoni teme che l’evento possa trasformarsi in uno show politico. Ma le sue dichiarazioni non consentono previsioni: «Non abbiamo mai respinto nessuno, ma è chiaro che il 39esimo piano non potrà ospitare manifestazioni di nessun tipo ha fatto sapere . La festa è dedicata a San Valentino, vescovo e martire: è chiaro a che ispirazione ci rifacciamo». Marco Mori, presidente del Cig Arcigay Milano, ribatte: «Fa bene a citare San Valentino, un temerario che venne ucciso perché sfidava la legge sposando di nascosto i soldati. Dovrebbe prendere esempio». «Il governatore teme una manifestazione? conclude ancora Civati . Sì, ma solo di persone che si vogliono bene». Occhi puntati sul Pirellone bis. Cosa accadrà stasera? Giacomo Valtolina


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