Esprimiamo vivo rammarico per il silenzio istituzionale che ha circondato la brutale aggressione omofoba a sette giovani in provincia di Varese.
A quanto ci risulta non una voce istituzionale si è levata nell’espressione di solidarietà e a difesa della dignità delle vittime. Peggio nessuno, se si esclude l’iniziativa parlamentare di Paola Concia, ha proposto modalità o iniziative urgenti per fermare finalmente la mano agli omofobi che, in assenza di una legge contro la discriminazione e l’odio antigay, agiscono impunemente.
L’opinione pubblica, al contrario, ha ampiamente solidarizzato con i giovani esprimendo vicinanza alle vittimi e sdegno e sgomento per l’assurdo pestaggio.
Cosi’, se da una parte valutiamo con interesse e attesa le aperture del Ministro con delega alle pari opportunità Fornero, espresse nel corso della trasmissione “Che tempo che fa” sulla piena parità della famiglia gay, dal Ministro attendiamo una road map per risolvere in prospettiva europea le questioni sul tavolo e per dare una svolta all’attuazione della direttiva orizzontale in materia di parità, su cui il Ministro ha assunto un impegno durante l’audizione in Parlamento.
Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay